Tasse, intesa sui tagli all’Irpef
La nuova imposta avrà quattro aliquote e l’ultimo scaglione rivisto. Si passa dal quintetto 23-27-38-41-43% al quartetto 23-25-35-43%. Sparisce dunque l’aliquota del 41% e si abbassano di cinque punti le due aliquote intermedie che prima picchiavano forte sui redditi del ceto medio, causando gobbe e impennate dell’imposta. Lo scaglione del 38% passa al 35% e varia tra 28 mila e 50 mila euro, mentre prima si fermava a 55 mila euro. Tutti i redditi sopra i 50 mila euro vengono ora tassati al 43%. Tra 50 e 55 mila euro il salto di aliquota sembra punitivo: dal 38 al 43%. Ma l’Irpef è un’imposta progressiva a scaglioni: cresce al crescere del reddito e ogni aliquota si applica solo sulla parte di reddito che eccede dallo scaglione precedente. I contribuenti che si trovano tra 50 e 55 mila euro riescono dunque a beneficiare dei cinque punti di aliquota tagliati nei due scaglioni precedenti e più che compensare l’incremento sul pezzetto tra 50 e 55 mila euro.