Siria, possibile forze pro-Putin alleate
La Russia di contro ha assetti specializzati nella "urban warfare" limitati e non può correre il rischio di perderli nel caso la situazione globale dovesse precipitare. Non a caso non li ha schierati nello stato vicino. Inoltre, non conosce le reali capacità difensive delle forze di Kiev nei centri urbani. Perciò, vuole mandare avanti i siriani. Nel migliore dei casi prenderanno le città con uno sforzo limitato da parte delle truppe regolari. Nel peggiore, gli analisti di Mosca capiranno contro cosa andrebbe in contro l'esercito. A ciò si aggiunge che in entrambi gli scenari il nemico verrebbe comunque fiaccato. Di fatto, i mercenari del paese mediorientale saranno quella che in guerra viene definita "carne da cannone". Lo saranno già di partenza a causa di alcuni loro limiti oggettivi, a priori dall'integrazione con i soldati russi e con i loro sistemi. Innanzitutto, a differenza del nemico, non conoscono il territorio e la morfologia del terreno. Di conseguenza saranno soggetti a imboscate da parte delle forze ucraine.
Inoltre, non sono abituati a combattere in un territorio dove le temperature e le precipitazioni sono molto diverse da quelle in Siria. Lì, a differenza dell'Ucraina, quando piove gli scontri rallentano o addirittura si fermano. Infine, c'è il problema della lingua. E' vero che siriani e russi operano già da tempo insieme.