Sanzioni per Mosca
Per il presidente russo il crollo dell’Urss è stato “la più grande tragedia geopolitica del ventesimo secolo”. La sua ossessione è non solo ridare un ruolo di superpotenza globale alla Russia negli affari internazionali, ma anche ricostruire almeno in parte l’influenza di Mosca sulle ex-repubbliche sovietiche: come ha fatto in Bielorussia, in Kazakistan, Georgia, Moldavia e appunto in Ucraina. La tesi del capo del Cremlino è che occorre proteggere la Russia con una serie di “stati cuscinetto” dalla presenza della Nato lungo i suoi confini. Ma la Nato è un’alleanza difensiva, non offensiva: non ha alcun piano di minacciare la Russia. E Mosca potrebbe cercare di avere migliori rapporti con le ex-repubbliche sovietiche, dove vivono minoranze di etnia russa, attraverso iniziative economiche e diplomatiche. Invece usa la forza.