Salvini : sospetti di stacco dopo il voto
Una dinamica che prevale in queste ore, è questa: la maggioranza Ursula si muove concretamente come un sol uomo al comando . Solo nella "sala dei botton"i a Roma mantiene una formale forma mentis di distanza , necessaria anche in vista dello snodo del Colle: servono anche i voti della Lega di Salvini , nel caso, per conquistare la promozione. I partiti no: democratici e azzurri duettano a meraviglia su economia, obbligo vaccinale, Europa. Il Movimento segue, sbanda, si incaglia in veti che poi rimuove, risolve con una telefonata tra Draghi e Conte. Invece la Lega no, scava solchi. E lascia intendere che dopo il Colle tutto cambierà.
È stato Giorgetti, due giorni fa, a smentire, dopo molto tempo, il senso di uno sfogo in Transatlantico rIl ministro non gradiva uno stacco dell'esecutivo, la difficoltà di andare avanti dopo il voto per il Quirinale.
Lo fa per sostenere l'inevitabilità dell'elezione di Draghi a Capo dello Stato? Probabile, visto il rapporto tra i due. Mandarlo sul Colle più alto e liberare Salvini dal peso del governare. Schemi prodotti a a concordi precedenti, . Perché queste oscillazioni e l'addio della Lega all'unità nazionale possono diventare il preludio del caos. Ma se così è, rischia di saltare in premessa l'ipotesi di eleggere tutti insieme il nuovo Presidente.