Prodotti agricoli : impatto sanzioni russe
tenendo conto del problema dei trasporti di materie prime essenziali per i nostri agricoltori come il mais, problema che già si era posto con l'inizio della guerra, i nuovi prodotti colpiti da sanzioni, e cioè frutti di mare (che l'Italia non importa direttamente dalla Russia, ricorda Coldiretti) e alcolici (che l'anno scorso sono stati importati per il valore di appena 118mila euro, rileva Coldiretti), pesano veramente poco nella nostra economia e nei nostri consumi. Certo non quanto il legno e derivati dalla Russia che ha raggiunto il valore di 9,5 milioni, secondo l'organizzazione agricola. Alimentari, moda, mobili, legno, metalli e altre manifatture, quali soprattutto gioielleria ed occhialeria, sono comparti per i quali le vendite in Russia e Ucraina ammontano a 3.288 milioni di euro, pari al 16,5% dell’export in questi settori dei 27 paesi dell’Unione europea, più che doppia rispetto alla quota dell’8,7% detenuta dell'Italia in termini dell'intero export manifatturiero