Perché guardare ossessivamente lo spread btp-bund è fuorviate? Banca D’Italia ha sostenuto in una pubblicazione che lo spread raggiunto nel 2011 non aveva basi fondamentali, praticamente era frutto della sola speculazione, oggi arginata dall’interventismo della Bce partito nel 2015 e anticipato da Draghi nel 2012. Come dimostrarlo con una esposizione semplice? Analizzando lo spread della volatilità (= +paura = +premio al rischio) tra btp e bund. Cosa emerge? Che l’escursione settimanale del btp oltre il livello del 7% si è registrata in Italia nel 2011, 2018 e 2020 del covid (record con top assoluto del 14%). La Germania ha invece ottenuto valori sopra o uguali al 4% per il bund nel 2015, 2020 e tutto il 2022 con top storio assoluto a marzo 2022 con 5,63%. La paura inflattiva congenita (per motivi storici) dei tedeschi si rispecchia nella volatilità dei prezzi del bund! Analizzando lo spread delle volatilità il livello soglia d’allerta è rappresentato dal 4%, superato nel 2011, 2018, 2020 (top assoluto a 9,58%) e 2022. La tempesta sui mercati potrebbe essere innescata questa volta dal “solido” bund, il btp ne verrebbe trascinato a traino e non viceversa come si crede e si legge oggi sui media.
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