Non tutto il male vien per nuocere...(buona parte)
Mi sono espresso in tono polemico nei confronti di fenomeni come "decoupling" o riesumazione di blocchi economici non comunicanti.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere.
Federico Rampini ha esposto in un articolo tutti i benefici di una “globalizzazione tra amici”.
Purtroppo l’Italia sta invitando in questo esclusivo golf club personaggi sempre più discutibili.
Dopo aver illustrato le aderenze del neo amico italiano con l’ex amico Putin, l’Algeria e dopo aver menzionato i vari problemi economici e politici che attanagliano l’Egitto di Al Sisi, meritano una rapida indagine le disgrazie della travagliata Angola.
Qui si muore di fame già da adesso, le province del sud-ovest hanno sofferto gravi inondazioni durante l’inverno 2020/21 e di recente sono state flagellate da invasioni di locuste. 1,5 milioni di persone sono in pericolo. Di vita. Non di dover rinunciare al climatizzatore.
Da notare inoltre che della poca terra fertile, il 67% serve per sfamare il bestiame dei grandi allevamenti commerciali.
Gli uomini scappano, pensate che pur di lasciare il paese sono disposti a recarsi a piedi in Namibia.
Da qui dovrebbero arrivare 1,5 miliardi di metri cubi di gas, in cambio di soldi.
Il governo investirà il ricavato per risolvere i problemi dei disperati che camminano per 10 giorni alla volta della Namibia?
L’importante è che l’Ucraina vinca, a sentire la Von der Leyen.
Speriamo in fretta: David Beasley del World Food Programme ha affermato che se la guerra dovesse continuare si tratterà di sottrarre il cibo agli affamati per darlo ai morenti.