Mezzi e fini II
Non volevo certo scrivere ancora di questo oggi, ma non riesco proprio a farne a meno.
Anche perché dovete sapere, cari amici, che a causa di uno scherzo del destino, sono impossibilitato a compiere diverse azioni.
Come tirare un calcio ad una sedia, battere un pugno sul tavolo o imprecare ad alta voce.
Tutte quelle cose che uno fa per sfogarsi.
Posso solo scrivere per mostrare frustrazione e sono frustrato da un grafico a torta, che troverete scorrendo il post, che ho visto ieri su Twitter.
Dice che l’Italia sostituirà le importazioni di gas russo, 43% del totale, con quelle di gas algerino che arriverà a rappresentare il 46% del totale.
Allora, gentile presidente Draghi, è per questo che dobbiamo fare sacrifici?
Per diventare dipendenti da un paese che ha questa concezione della democrazia? (https://www.valigiablu.it/algeria-russia-ue-italia-gas/)
Che ha un’alleanza d’acciaio con la Russia? (https://www.reuters.com/article/algeria-gas-project-idUSC6N2UA017)
Oltretutto.
C’è una regione compresa tra il Marocco e l’Algeria, si chiama Sahara Occidentale. Il Marocco dice che è sua, come l’Algeria. Non è che appena l’Algeria si accorgerà di tenere sotto scacco un paese come l’Italia, si lancerà alla conquista di quella montagna di sabbia (e fosfati)?
Magari con le armi che compra da Putin! (https://www.middleeastmonitor.com/20210702-algeria-to-seal-7bn-arms-deal-with-russia/)
Fine dello sfogo.
A lunedì!