LA BANK OF CANADA SI PRENDE UNA PAUSA.
I dati americani continuano a mostrare una resilienza fuori dal comune, alimentando quindi la discesa dei mercati azionari e mantenendo il dollaro forte. Ieri i numeri relativi agli Adp, ovvero i posti di lavoro creati dalle aziende private ha fatto registrare un incremento, a febbraio, di 242.000 nuove assunzioni, ben superiori ai 119.000 di gennaio che peraltro sono stati rivisti al rialzo, e decisamente al di sopra del consensus di 200 mila unità. Il settore dei servizi è quello che in questo momento appare come trainante, con ben 190 mila posti creati, di cui 83.000 nel settore del tempo libero, 62.000 nel settore finanziario e 35.000 in quello sanitario. I listini americani hanno ceduto terreno chiudendo in rosso, così come parte del mercato asiatico. Ieri, sul fronte dati ricordiamo che la Bank of Canada ha lasciato invariati i tassi al 4.5%, pur ammettendo che qualora l’inflazione si mostrasse ancora al di sopra delle aspettative, potrebbe ricominciare ad alzare il costo del denaro. Oggi l’indice dei prezzi si trova intorno al 5.9% Detto questo, la Boc sembra che stia spostando il proprio focus sulla crescita che nel quarto trimestre 2022 ha rallentato. UsdCad salito a 1.3810 20 area, non lontano dai punti chiave di medio termine posizionati a 1.3970 1.4000. I NFP, i dati del mercato del lavoro del settore non agricolo, attesi per questo venerdì, diventano così la chiave per capire i movimenti futuri, sia dei mercati azionari, sia delle valute, senza dimenticare l’aumento di rendimenti dei titoli di Stato, che stanno di fatto spostando la bilancia verso l’obbligazionario dall’azionario. Tornando ai dati Usa di ieri pomeriggio, segnaliamo il Jolt openings, ovvero il totale dei posti di lavoro vacanti, che ha fatto registrare un livello di 10 milioni e 820 mila unità inferiore rispetto al dato precedente di 11 milioni. Il calo di circa 200 mila unità ha visto il settore delle costruzioni quello più penalizzato. Insomma, nonostante i dati evidenzino resilienza, e la ragione è ovviamente da ricercare nella tenuta dei consumi post lockdown e covid che ha visto i consumatori aumentare la propria quota di spesa non solo più per gli alimentari ma anche e soprattutto nel settore dei viaggi e del turismo, il mercato ha capito che prima o poi questa situazione finirà e gli effetti dei continui rialzi del costo del denaro si faranno sentire. Questo è il motivo principale della tenuta delle valute contro dollaro sopra i supporti, e anche delle borse che perdono terreno ma in una discesa (controllata). Intanto nella notte, segnaliamo la discesa dell’inflazione cinese, il che evidenzia come il problema non sia globale, ma solo dell’occidente. Il tassodi inflazione a Febbraio è sceso dall’1% dal 2.1% del mese precedente. Si tratta del numero più basso dal febbraio 2022. Tutti i settori hanno evidenziato un calo dei prezzi, anche il mercato immobiliare. UsdChn stabile a 6.9800, sotto il livello chiave di 7.0100. Tra i dati in via di pubblicazione oggi, segnaliamo i jobless settimanali, preludio dei Nfp di domani, vero snodo cruciale del mese. Ricordiamoci che il 22 marzo ci sarà la decisione sui tassi della Fed e ieri Jerome Powell, nella seconda audizione al Senato ha voluto smorzare i toni dichiarando che il board non ha ancora preso alcuna decisione su un eventuale rialzo di 50 basis points. Buon trading e buon fine settimana.
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