L'euro all'attacco delle prime resistenze
Il forte recupero dell'euro contro il dollaro americano, partito intorno alla metà del mese dopo che i corsi si sono appoggiati ad un doppio supporto sia statico sia dinamico (rispettivamente la fascia di minimi risalenti al periodo 15/12/2016 - 3/1/2017 e la parallela della trend line decrescente dai massimi relativi del 10 febbraio scorso), è ora arrivato in un'area in cui si addensa un fascio di resistenze.
La prima di queste è la zona degli 1.0785 in corrispondenza della quale convergono la linea alta del canale decrescente ed il 38.2% di ritracciamento del down trend originatosi dai massimi di febbraio.
Ulteriori rivalutazioni dei corsi dai livelli attuali potrebbero scoraggiare l'iniziativa dei compratori portandoli a chiudere le posizioni in essere determinando così l'arretramento della divisa europea.
Nel caso, invece, il mercato rimanesse saldamente nelle mani dei compratori, una volta superati gli 1.0785, il successivo approdo si colloca a 1.0852, zona in cui tra il 7 marzo ed il 21 aprile scorsi si è assistito allo scambio di ruolo della linea orizzontale che da iniziale supporto ora si staglia come resistenza. Da lì potrebbe prendere il via un veloce pullback a testare la tenuta dell'ex resistenza dinamica che, in caso di tenuta, farebbe da volano per il raggiungimento degli 1.0918/25 in corrispondenza dei quali si colloca il 50% di ritracciamento e dove in passato era ben posizionata l'artiglieria dei venditori di euro.
Per l'ottava che prenderà il via tra poche ore, dunque, occhi puntati sulla soglia degli 1.0785. In caso di fallimento del primo attacco, arretramenti fino in area 1.06-1.0560 potrebbero ancora intendersi come propedeutici ad un successivo assalto delle resistenze indicate.
Solo chiusure al di sotto di questo livello sancirebbero l'archiviazione del recupero dell'euro contro il dollaro aprendo a ritorni verso l'area di supporto 1.0380/50