Guardiamo i numeri
Solo quelli, senza cominciare a fare polemiche tra i pro e i contro Putin. UsdRub 54.20. Pensate che all'inizio della guerra, gli occidentali erano convinti che la guerra avrebbe causato il crollo del rublo in stile lira turca e il conseguente default di Mosca. Inizialmente abbiamo visto 126.20 poi la mossa del leader russo ha costretto le aziende petrolifere di mezzo mondo ad acquistare rubli per approvigionarsi di gas, unitamente all'obbligo che il Cremlino ha imposto alle aziende russe di convertire valuta buona in rubli. Ebbene dal 6 marzo, il rublo si è rivalutato di oltre il 60% con il cambio sceso a 54.20. E il paese ha fatto registrare quasi sessanta miliardi di dollari in tre mesi, il più alto surplus delle partite correnti registrato dal 1994. La Banca Centrale ha diffuso i dati che fotografano la posizione di conto corrente di Mosca nella bilancia dei pagamenti per beni e servizi da e verso l'estero: tra gennaio e marzo il saldo è stato positivo per 58,2 miliardi, un attivo superiore di oltre due volte e mezzo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'inflazione, che a gennaio era al 9.2% è salita al 17.1% mentre i tassi di riferimento, sono scesi progressivamente sotto al 10% fino ad arrivare al 9.5%. Il tasso di disoccupazione è al 4% mentre il debito rispetto al Pil è intorno al 18.2%. L'avanzo di conto corrente ha fatto registrare un 6.8% del Pil. A me non pare un paese sull'orlo del fallimento, checchè se ne dica. E in questa guerra l'occidente, a mio modesto avviso, si sta facendo male da solo e sta creando le premesse per una futura de-dollarizzazione degli scambi commerciali. Resto dell'idea che il mondo, dopo questo conflitto, tornerà a dividersi in due blocchi, come durante la guerra fredda, almeno a livello economico. Cina e partners che utilizzeranno lo Yuan per gli scambi commerciali e mondo occidentale, che utilizzerà il dollaro per le transazioni finanziarie. Sperando che la guerra prima o poi veda una sua fine, ovviamente. imho.