Future SP500 al test della prima resistenza
Per tutta la scorsa ottava i ribassisti hanno mantenuto il controllo del mercato, tanto che lo scorso giovedì la loro determinazione ha portato i prezzi a chiudere al di sotto del lato basso del canale decrescente in costruzione dagli inizi dello scorso gennaio.
Nella seduta di venerdì, invece, complici le prese di profitto determinate dall'eccesso di ribasso, accompagnate da qualche timido acquisto, i prezzi sono riusciti a portarsi nuovamente all'interno del modello grafico mettendo a segno un discreto recupero.
La reazione di venerdì alimenta le speranze per un recupero di ottimismo del mercato, sebbene, a ben guardare, già con la chiusura dell'ottava il derivato sull'SP500 abbia già riapprocciato una ostica resistenza che si estende dai 4050/60 fino ai 4138 punti e che nel recente passato in diverse occasioni ha fermato gli assalti dei ribassisti.
Per la sessione che va ad iniziare, dunque, la prima area su cui fissare l'attenzione è proprio quella appena citata.
Nel caso il ritorno degli acquisti facesse scavalcare ai prezzi tale baluardo, si potrebbe guardare con un margine di confidenza più elevato a rivalutazioni verso i 4250 fino a 4303 punti.
Una recrudescenza delle vendite, invece, riporterebbe le quotazioni a doversi confrontare ancora una volta con il margine basso del canale e, in caso di violazione dei minimi dello scorso giovedì, farebbe collocare il prossimo obiettivo in area 3727, dove al momento incrocia la trend line di lungo periodo che unisce i minimi del 23 settembre e 30 ottobre 2020.
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