Focus materie prime
In base alle nuove stime, nello scenario di livelli di prezzo "pre-crisi", il costo delle importazioni delle materie prime selezionate aumenta di 75 miliardi di euro in più rispetto al 2019 e di 63 miliardi rispetto al 2021 . Ancora più alta è la variazione nello scenario "crisi", dove la stabilizzazione dei prezzi a livelli maggiori genera un'extra spesa per circa 113 miliardi di euro in più rispetto al 2019 e di 101 miliardi rispetto al 2021.In entrambi gli scenari è proprio il gas naturale a determinare questa maggior tassa pagata dall'Italia: rispetto al 2019, sarebbero circa 50 miliardi in più nello scenario di prezzi "pre-crisi", che diventano 67 nello scenario più estremo. Al secondo posto c'è il petrolio, seguito da cereali, rame e alluminio.ll Vecchio continente è meno dipendente dai combustibili fossili di quanto non lo fosse durante gli shock energetici degli anni '70 e '80. Per affrancarsi dalla Russia servirebbe comunque una austerità light: domeniche a piedi e razionamento