Ferrovie russe in default: slitta un saldo su un Bond
Il 4 aprile scorso la stessa Russia ha tentato di onorare i pagamenti su due obbligazioni in dollari, attingendo ai conti sulla banca americana Jp Morgan, ma non è stata in grado di farlo, a causa dell'ultimo giro di vite arrivato dagli Usa, che hanno appunto impedito i pagamenti da istituti di credito statunitensi. Da qui la decisione di Mosca di ottemperare in rubli, cosa che secondo l'agenzia di rating S&P ha fatto scattare il "default selettivo" per il Paese di Vladimir Putin. In altri termini, lo spettro dell'insolvenza, che si è già allungato su Mosca, comincia a coinvolgere con un "effetto Domino" anche le grandi aziende russe.
A esprimersi a favore, in particolare, sono stati 14 istituti membri del Cddc: Bank of America, Barclays Bank, Bnp Paribas, Citibank, Credit Suisse International, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Jp Morgan Chase Bank, Mizuho Securities Co., Alliance Bernstein, Citadel Americas, Cyrus Capital Partners, Elliott Management Corporation, Pacific Investment Management Co.