Elisabetta Belloni , la carta per fare Draghi PDR
Elisabetta Belloni presidente del Consiglio: ecco la carta di cui si discute a sorpresa in queste ore ai vertici delle segreterie .
La fase tattica non sembra conclusa, in ogni caso. Lo dimostra lo stop di Salvini all’ex banchiere. In realtà, non si tratta di un veto definitivo. Il problema è che il leghista alza al massimo la posta per provare a strappare condizioni migliori sul nuovo esecutivo. E qui si ritorna al punto di partenza: Draghi intende rispettare la Costituzione e non esondare dai compiti che attualmente gli affida il ruolo di premier. Non esiste, insomma, un Capo dello Stato in pectore che può sancire patti sull’esecutivo che sarebbe chiamato a succedergli.
Salvini a ben guardare pretende addirittura di più: vuole il Viminale per sé, probabilmente per affidarlo all’attuale vicepremier Nicola Molteni. Il Pd, pur di evitare che il Carroccio detenga il ministero dell’Interno nell’anno che precede le elezioni politiche, chiederebbe il voto anticipato. Ma nel caso in cui nascesse un governo Belloni, il leader della Lega potrebbe accontentarsi dell’uscita di scena di Luciana Lamorgese, lasciando la poltrona a un tecnico che garantisca tutti.