Draghi : "presto a Mosca"
un punto cruciale, anche in vista di eventuali sanzioni: occorre preservare una linea comune tra i Paesi anglosassoni della Nato e l'Unione europea, più incline a mediare con Putin a causa dei rapporti commerciali e della parziale dipendenza dal gas russo.
Accanto a questo approccio, Draghi conferma la volontà di aumentare la strategia di deterrenza, ''essere fermi - sintetizza il premier e non mostrare debolezze''. È la ragione per la quale alcuni dei Paesi dell'Alleanza costituiranno nuovi battle group sul confine sud-est europeo: dalla Romania all'Ungheria alla Bulgaria. L'Italia schiererà fino a un massimo di mille soldati.