Bruxelles vuole evitare un passaggio traumatico per l’Italia
L’Ue non vuole perdere Draghi. A Palazzo Chigi o al Quirinale: l’importante è che ci sia, questo è l’umore che si respira nei palazzi europei. E da un lato si potrebbe pensare che sia più utile all’Ue a Palazzo Chigi, perché lì si prendono le decisioni, da lì si partecipa ai vertici internazionali. Però andare al Quirinale significherebbe poter incidere sicuramente per altri sette anni nei rapporti con Bruxelles, per altri sette anni garantire la stabilità e la serietà dell’Italia. "E poi tra non molto inizierà la campagna elettorale, il premier può indebolirsi, insomma a Palazzo Chigi Draghi rischia di durare poco e magari anche di operare controvoglia, se davvero la sua ambizione è un’altra. Un po’ come quando un giocatore vuole cambiare aria ma viene costretto a rimanere da un contratto in cui non crede più".
E gli Stati Uniti? Come l’Europa, tifano continuità. Fonti del governo americano lasciano trapelare all’AdnKronos l’"attesa" e l’"apprensione" per gli sviluppi e per l’esito della corsa al Colle. Il nome di Mario Draghi rimane in cima alle preferenze di Washington, vista la "grandissima sintonia" tra l’attuale primo ministro e il presidente Joe Biden su tutti i dossier che stanno più a cuore alla Casa Bianca.