Banca centrale europea "l'invasione è spartiacque per l'Europa".
Gli economisti dell'Eurotower hanno dovuto fare i primi aggiustamenti alle stime. Il Pil dell'Eurozona dovrebbe crescere al ritmo del 3,7% nel 2022, del 2,8% nel 2023 e dell'1,6% nel 2024, mentre a dicembre lo staff Bce aveva previsto un'espansione annua del pari al 4,2% nel 2022, al 2,9% nel 2023 e all'1,6% nel 2024. Discorso opposto per l'inflazione che, ha spiegato la presiedente, "è stata rivista al rialzo in modo significativo" con una previsione "annua al 5,1% nel 2022, al 2,1% nel '23 e all'1,9% nel '24. L'inflazione esclusa l'energia dovrebbe raggiungere una media del 2,6% nel 2022, all'1,8% nel '23 e dell'1,9% nel '24, anch'esse in aumento rispetto alle proiezioni di dicembre". Lagarde ha rimarcato che "non abbiamo deciso di accelerare la stabilizzazione ma di andare avanti passo per passo, per conoscere le sfide che stiamo affrontando così da rispondere in ogni momento in modo agile. Su App usiamo il condizionale. Siamo dipendenti dai dati nelle nostre decisioni. Il consiglio dei governatori è pronto a rivedere le sue decisioni sugli acquisti in termini di scadenze e anche volume, siamo pronti a modificare le decisioni e non stiamo accelerando in nessun modo anzi confermiamo il nostro approccio nell'usare la massima condizionalità in una massima instabilità"