atteso il discorso del presidente della Fed e il Pil americano nel quarto trimestre.
I mercati scontano una prima stretta in occasione della riunione del Fomc di marzo: in quel caso, si tratterebbe del primo rialzo dei tassi dal dicembre del 2018. I trader prezzano il rialzo dei tassi, a marzo, con una probabilità pari a quasi il 95%, e in generale quattro strette monetarie in tutto il 2022 con una chance superiore all'85%, stando ai dati del CME. Le aspettative, complice la crescita dell'inflazione al ritmo più forte in 40 anni, si stanno facendo tuttavia via via più bullish, tanto che la probabilità di assistere a cinque rialzi dei tassi, sempre secondo il parametro FedWatch del CME, è salita a quasi il 60%.
Riguardo alla riduzione del bilancio della Fed, Goldman Sachs prevede che il processo inizierà a luglio, con un taglio dei bond in pancia alla banca centrale che aumenterà di $100 miliardi ogni mese, per concludersi in un arco temporale di due anni o due anni e mezzo. Gli smobilizzi dovrebbero portare il bilancio della Fed a un valore sempre molto elevato, compreso tra $6,1 e $6,6 trilioni.