I bombardamenti a tappeto dei russi
La lotta a quote più basse invece viene affidata soprattutto agli elicotteri e ai velivoli corazzati Sukhoi 25, che attaccano sfiorando i tetti delle case e spesso cadono vittime dei missili Stinger. Lunedì si sono visti all’opera sulla cittadina di Kryvyj Rih, il nuovo obiettivo dell’avanzata russa: una direttrice volta a chiudere in una sacca le truppe ucraine a sinistra del fiume Dnepr. A sud invece la linea del fronte è ancora ferma a Mykolaiv, il bastione che protegge Odessa dall’invasione. La resistenza di Mariupol, dove sono intrappolati 200 mila abitanti, tiene impegnate le truppe per lanciare l’offensiva sul Mar Nero.
Domenica notte i satelliti hanno avvistato quasi sessanta elicotteri schierati sull’aeroporto di Cherson: un assembramento che ha fatto temere una grande operazione dal cielo per isolare Odessa. Gli ucraini hanno colpito questa base con i droni TB2 forniti dalla Turchia, poi il comando di Kiev ha annunciato che un’azione delle sue forze speciali aveva distrutto trenta elicotteri. Una notizia finora priva di riscontri.