Sotto la lente con Giacomo Buzzoni
Rialzo delle materie prime
Le tensioni sull'Ucraina stanno creando una specie di tempesta perfetta nello spazio delle materie prime. Il petrolio sta riducendo alcuni dei suoi guadagni questa mattina dopo un'impennata che ha spinto il Brent, punto di riferimento globale, fino a 96,16 dollari al barile e il WTI vicino a 95 dollari nel commercio asiatico. I prezzi del gas naturale e dell'elettricità in Europa sono saliti di oltre il 10%. I metalli di base sono saliti. Ci sono anche grandi movimenti nello spazio agricolo con il grano in aumento tra i timori sui flussi di carico nel Mar Nero. Tutto ciò è una pessima notizia per i politici che sperano in un rallentamento dell'inflazione nella seconda metà di quest'anno.
In arrivo...
Con una lista di dati economici abbastanza vuota questa mattina l'attenzione sarà sui commenti dei politici con il presidente della Fed di St. Louis James Bullard che parlerà alle 14:30 e il presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde che si rivolgerà al Parlamento Europeo alle 17:15. E' la data di deposito del 13F per i fondi statunitensi. Arista Networks Inc., Continental Resources Inc. e Avis Budget Group Inc. sono tra le aziende che riportano risultati.