Transizione verso mobilita elettrica : Bosh a Bari inizia esuberi
La solidarietà infragruppo deve servire non solo a portare a Bari lavorazioni che oggi addirittura sono affidate all'esterno, ma soprattutto ad assegnare una missione produttiva adeguata nell'ambito della green economy sindacati temono che alla fine questo piano, non di sviluppo, ma di tagli, metterà a rischio la stessa presenza di Bosch a Bari: “Questo modo di affrontare la crisi dello stabilimento di Bari per noi è inaccettabile - sottolineano Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil e Ciro D'Alessio, segretario generale Fiom-Cgil Bari - il confronto è possibile solo se si condivide l’obiettivo di salvaguardare fabbrica e persone. È fondamentale invertire l’ordine delle priorità comunicate dall’azienda e discutere di un piano industriale vero che metta al centro la riconversione del sito verso produzioni di nuova generazione che offrano un futuro certo agli occupati del sito di Bari”.