Diamo un’occhiata al Dow Jones Sustainability World Index!
Stasera, prendendo spunto da un articolo de ilSole24Ore di domenica voglio parlarvi di un indice che trovo molto interessante: il Dow Jones Sustainability World Index. Come riporta il noto quotidiano finanziario, l’indice Dow Jones Sustainability World comprende i leader globali della sostenibilità identificati da S&P Global attraverso il Corporate Sustainability Assessment. I CSA sono indici di valutazione che dal 1999 studiano in tutto il mondo le aziende che forniscono le migliori performance in termini di sostenibilità. Le aziende che vengono inserite nell’indice Dow Jones Sustainability World, selezionate in base a criteri economici, ambientali e sociali a lungo termine, rappresentano oggi il 10% delle 2.500 aziende più grandi dell’S&P Global BMI.
Su circa 250 aziende ben 14 sono italiane e precisamente fanno parte del Dow Jones Sustainability World Index le seguenti big del nostro mercato: Enel, Generali Assicurazioni, Hera, Intesa Sanpaolo, Italgas, Leonardo, Moncler, Poste Italiane, Pirelli, Prysmian, Snam, Saipem, Terna e Tim. Per le società italiane citate la partecipazione a questo indice è una conferma; e mentre Intesa Sanpaolo rappresenta l’unica banca italiana inserita nel Dow Jones Sustainability World Index e nel Dow Jones Sustainability Europe Index, Terna è una delle sole sette utility elettriche quotate al mondo presenti e per concludere Prysmian è l’unica società produttrice di cavi a far parte del DJSW Index. Vista la grande importanza che al livello mondiale stanno assumendo i temi della sostenibilità e il grande impatto che cominceranno ad avere anche nel settore del risparmio gestito ho deciso di analizzare i vari indici rappresentativi di questi argomenti e in questo post porto alla vostra attenzione l’analisi fatta sul Dow Jones Sustainability World Index.
Mettendo l’indice DJSW sotto osservazione seguendo la teoria delle Onde di Elliott possiamo vedere che ha concluso l’onda 3 di grado Minor il 7 settembre del 2021, mentre è in formazione un’onda 4 di grado Minor correttiva dove deve essere completata la [c] di grado Minute intorno a 1979 punti (4 = 0.382 di 3), da dove partirà la formazione di onda 5 di grado minor con target a 2850 punti (5 = 1.618 di 1). Se vogliamo azzardare anche un periodo temporale per il completo sviluppo dell’onda 4, potremmo vederla concludere intorno alla fine di gennaio del prossimo anno, mentre l’onda 5 potrebbe raggiungere il target tra fine di luglio del 2022 e i primi di febbraio del 2023.
Tutta la mia analisi perde valore se l’indice DJSW scendesse sotto i 1700 punti.
Buona interpretazione del grafico a tutti.😉
Gianmarco Agosta
“Consulente Finanziario di lungo corso e Trader di Posizione da sempre, vi illustrerò le dinamiche dei mercati finanziari partendo dai principi dell’indicatore MMA di Guppy, delle Onde di Elliott e dell’indicatore Ichimoku, per poi condurvi nell’imparare la più semplice forma di money management e controllo del rischio per seguire le vostre posizioni operative: il Sistema GmA.
La prima regola che insegno ai miei studenti recita la seguente frase: “Se vuoi imparare a gestire i tuoi soldi in modo autonomo e consapevole, devi prima imparare a farlo come fanno i gestori professionisti”. Buona lettura dei miei post!
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