2023: OPERARE SUI MERCATI DELL'EQUITY NELL’OTTICA CORRETTA.
Al contrario di quanto avvenuto lo scorso anno, il Rally di Santa Klaus ed il saldo positivo dei primi cinque giorni dell’anno sono stati seguiti da una chiusura altrettanto positiva del mese di gennaio; il che ci consente di ipotizzare, con ragionevole certezza, un andamento dell’equity piuttosto incoraggiante per i prossimi undici mesi. Jeffrey Hirsch ci ricorda sullo Stock Traders’ Almanac che, ricorrendo simili pattern, il mercato azionario USA è salito nell’86% degli episodi registrati dal 1950 ad oggi.
Ned Davis Research ha perfezionato le conclusioni di Hirsch, isolando i 17 casi di terna positiva (RSK + primi cinque giorni dell'anno + saldo gennaio) preceduta da un anno di bear market, il 2022. La figura 3 evidenzia che in simili circostanze il mercato azionario è salito da febbraio a dicembre in tutte le occasioni tranne una (1931).
Dal Dopoguerra il track record è ancora più netto, con 13 risultati favorevoli su 13, e un profitto medio di circa il 15%. Quest'anno probabilmente non andrà esattamente così, probabilmente il meglio di sé il mercato lo darà fino all'estate per poi ripiegare nella seconda parte dell'anno in presenza di un'inflazione che potrebbe rialzare la testa. Ma questo avremo modo di appurarlo nel secondo trimestre.
Effettivamente gennaio è già stato di rara profittabilità. Lo S&P500 ha infatti portato a casa un gain superiore al 6%. Dal 1950 una performance analoga è stata ottenuta altre otto volte. Febbraio non è stato mai esaltante (performance media del -0.24%), mentre gli undici mesi successivi hanno visto lo S&P conseguire un saldo del +18.
Ciò è soltanto una ulteriore conferma di un'annata che potrebbe dare buone soddisfazioni. Addirittura meglio dovrebbe fare il nostro mercato, con il Ftse Mib che conferma e rafforza la leadership inaugurata a metà novembre, dopo più di quattro anni di sottoperformance (v. figura 4).
Chi ci segue ricorderà che avevamo a più riprese già sottolineata l’inversione abbondantemente consumata del rapporto di forza relativo tra lo S&P500 e l’Eurostoxx 50, tale da stimare come probabile che la sovraperformance del secondo sul primo possa persistere nei prossimi mesi ma verosimilmente anche nei prossimi anni.
L’indicatore che vi mostriamo in figura 1 raffigura il numero delle borse, fra le prime venti al mondo per capitalizzazione, che si collocano al momento al di sopra della propria media mobile a 200 giorni.
L’apprezzamento è stato di grande rilievo in quanto in pochi mesi è stato compiuto un salto poderoso da 0 a 19 indici come intervenuto solo altre quattro volte dal 2009 in poi. Ma v’è di più: il nostro Mib si colloca tra quei quattro mercati dei venti che possono vantare un upgrade a doppia cifra. Gli altri sono Seul, Honk Kong e Madrid.
In breve, gli argomenti fin qui illustrati sinteticamente lasciano complessivamente ben sperare per l’anno in corso. Al netto di possibili correzioni di breve periodo – il prezzo incrocia adesso nei pressi del 78.6 di Fibo – che appaiono da comprare almeno nella prima parte dell’anno, e di eventi esogeni imponderabili riconducibili al conflitto russo-ucraino, gli indicatori incrociano su tf settimanale ancora in modalità rassicurante nella parte alta del loro range, mentre le medie mobili principali sono state lasciate tutte alle spalle del prezzo. L’Atr invece sembra non aver ancora caricato ancora tutta la molla.
Lasciamo dunque pure che l’indice corregga eventualmente fino a 25500-25000 (61.80%) ma guardando quest’anno come a un bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Almeno fino a prova contraria, che nel nostro caso è rappresentata dall’arretramento fino all’area di 23700-23000 (v. figura 2).
Ciò premesso, appare al momento più verosimile credere che il 2023 sarà tutto un tentativo di riportarsi a contatto con i massimi del 2022 (area 28000 passando per i target indicati sul grafico), così come è possibile che lo S&P500 proverà a raggiungere i 4500 almeno entro questa estate. Non sarebbe uno sforzo esecrabile. Dopo potrebbe essere più difficile.
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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