IL MIGLIORAMENTO DELLO ZEW TEDESCO PONE INTERROGATIVI SULLA POLITICA ECONOMICA.
L'indicatore ZEW del sentimento economico per la Germania è salito bruscamente di 22,5 punti a -36,7 nel novembre 2022, il valore più alto da giugno e al di sopra delle aspettative di mercato di -50,0. L'ultima lettura suggerisce che le prospettive economiche per la Germania sono significativamente migliorate rispetto a ottobre, probabilmente grazie alla speranza che i tassi di inflazione scendano presto e che i responsabili politici non debbano inasprire la politica monetaria così tanto o così a lungo come si temeva (v. chart 1).
Circa il 50,8% degli analisti intervistati prevede un peggioramento dell'attività economica nei prossimi mesi, mentre il 14,1% si aspetta un miglioramento e il 35,1% non prevede cambiamenti.
Parimenti, i modelli macro globali stimano che l'indice ZEW tedesco dovrebbe a -68,20 punti entro la fine di questo trimestre. Nel lungo termine l'indice dovrebbe invece cominciare a risalire la china attestandosi a -14,00 punti nel 2023 e a 7,00 punti nel 2024 (v. chart 2).
Anche l'indicatore ZEW delle condizioni attuali per la Germania è migliorato crescendo di 7,7 punti rispetto al mese precedente e raggiungendo un valore di -64,5, al di sopra delle aspettative del mercato di -68,4 (v. chart 3).
Secondo le aspettative degli analisti, le condizioni attuali dello ZEW dovrebbero ulteriormente ben performare attestandosi a -48,50 punti entro la fine di questo trimestre (v. chart 4).
Insomma le condizioni economiche in Europa, complessivamente considerate, vedono tutte un probabile ulteriore peggioramento dei valori tra la fine di questo trimestre e l'inizio del prossimo. Ma tra il 2023 e il 2024 dovrebbero mediamente attestarsi su numeri migliori di quelli che abbiamo letto fino ad oggi. Questo potrebbe anche voler dire due cose (il condizionale è più che mai d'obbligo):
- che l'inflazione non è ancora radicata;
- che il rialzo dei tassi potrebbe già aver compiuto buona parte del suo percorso.
Quanto al Dax, in un precedente report del 7 novembre (quando l'indice quotava 13582), scrivevamo: “Adesso ci godremo l'ingaggio del prezzo con la ma200 daily (area 13650) mentre sul grafico settimanale abbiamo indicato già i successivi target (del tutto teorici: 13650, 13700, 13830, 14000) non senza ricordare che:
A) il prezzo è attualmente fuoriuscito verso l'alto dal canalone ribassista in essere dallo scorso settembre;
B) le resistenze più ostiche sono quelle che si intravedono a 13830 (tetto del Supertrend lento) e poi a 14000 (ma50)...” (v. chart 5).
In tre sedute di borsa abbiamo casualmente inanellato tutti i target suggeriti – che, ripetiamo, indichiamo solo con finalità didattiche – e non ci stupiremmo se il prezzo volesse portarsi a contatto con la media mobile a 100 settimane (14600) avendo peraltro attivato il Supertrend lento in modalità on (v. chart 6).
Sei candele verdi in ogni caso sono tanta roba e dunque un consolidamento non ci coglierebbe di sorpresa. A reggere l'architrave del rialzo degli ultimi giorni è indubbiamente la candela del 10 novembre. Monitoreremo un eventuale ritorno a 14140 il cui sfondamento determinerebbe un ribasso prima a 14000 e poi a 13830. Abbiamo indicato per brevità sul grafico gli altri eventuali target di un movimento correttivo (v. chart 7).
Impensierirebbe solo un ritorno sotto la ma200 daily (13590).
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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