VENDITE AL DETTAGLIO USA: IL COSTO DEI FINANZIAMENTI COMINCIA A FARSI SENTIRE.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dell'8,2% su base annua nel settembre 2022, in calo rispetto alla crescita del 9,4% del mese precedente ma in leggero miglioramento rispetto al dato previsionale fissato all’8%. Si è trattato dell'aumento più contenuto nel commercio al dettaglio da aprile, in quanto l'inflazione elevata e l'aumento dei costi di finanziamento hanno cominciato a colpire la domanda (v. chart 1).
E purtroppo le previsioni degli analisti puntano nella direzione di un netto peggioramento della situazione (v. chart 2).
Verrebbe da dire che la Fed stia ottenendo quello che si era prefissato: un appiattimento della domanda di beni e servizi inteso come strumento per calmierare l’inflazione. Il dato delle Retail Sales riesce ad essere influenzato molto efficacemente dall’aumento dei tassi, che cagiona, infatti, una crescita diretta del costo dei finanziamenti rateali. In America, a differenza di quanto accade ancora nel vecchio Continente, tutto si acquista esclusivamente a rate. Se il sistema di pagamento diventa eccessivamente oneroso, le vendite tendono ad affievolirsi.
Il dato delude anche nella declinazione mese su mese: a settembre resta invariato mancando le aspettative del mercato che prevedevano un aumento dello 0,2% (v. chart 3).
Gli incassi sono diminuiti presso i rivenditori di autoveicoli e parti di ricambio (-0,4%), i distributori di benzina (-1,4%), i negozi di materiali da costruzione (-0,4%), i negozi di elettronica (-0,8%); i negozi di mobili (-0,7%), i negozi di articoli sportivi, hobby, strumenti musicali e libri (-0,7%) e i rivenditori di negozi vari (-2,5%). Sono aumentate dello 0,4%, solo le vendite dei negozi di alimentari in ragione dell'aumento dei prezzi degli stessi. Escludendo dalla statistica le automobili, il dato migliora leggermente. Le vendite al dettaglio ex auto sono infatti aumentate dello 0,1% su base mensile, dopo un calo dello 0,1% rivisto al ribasso nel mese precedente e rispetto alle previsioni del mercato di un calo dello 0,1% (v. chart 4).
Tutto ciò avviene malgrado il Michigan Consumer Sentiment, nella versione preliminare, registri una buona performance: è salito a ottobre a 59,8, il dato più alto in sei mesi, rispetto al 58,6 del mese precedente e al di sopra delle aspettative del mercato di 59. (v. chart 5).