In Svizzera arriva ancora l’oro Russo
Le importazioni russe di oro in Svizzera sono salite al livello più alto degli ultimi due anni, il che potrebbe indicare che sempre più vecchi lingotti vengono fusi nel paese per renderli più facili da vendere. I dati mostrano che ad agosto sono arrivati circa 5,7 tonnellate di lingotti d’oro.
L'oro russo è diventato di fatto un tabù per tutti da quando il paese ha iniziato la sua guerra in Ucraina, e quindi è probabile che le importazioni da altri paesi risalgano al periodo pre-conflitto. Attualmente infatti l’oro russo è stato sottoposto a sanzioni sia da parte degli Stati Uniti che dei Paesi Europei e anche dalla svizzera, ma i lingotti fusi e prodotti dalle raffinerie russe prima del 7 marzo possono ancora essere venduti, ha affermato l'amministrazione doganale svizzera a giugno, poiché erano di fatto esenti da sanzioni.
Quella attuale è comunque il seguito di un'altra grossa spedizione di oro russo avvenuta a maggio che è effettivamente arrivata in Svizzera dal Regno Unito. I dati della dogana svizzera indicano che il metallo prezioso è stato lavorato proprio in questo periodo.
L’idea di base è che alcuni investitori che possiedono vecchi lingotti d'oro russi, potrebbero volerli fondere nelle raffinerie svizzere per facilitarne la vendita. Dobbiamo ricordare comunque che la Russia, il secondo paese per estrazioni d'oro al mondo, era in precedenza il principale fornitore di metalli preziosi per il mercato del Regno Unito.
Nel lontano oriente invece dobbiamo segnalare che la Cina rimane ancora il principale importatore di oro russo, anche se i volumi rimangano relativamente bassi. Ad agosto, ad esempio, il paese ha acquistato 0,3 tonnellate di metallo prezioso dalla Russia, per un totale mensile di acquisti pari a 182 tonnellate.