SCORTE DI PETROLIO IN USA, LO STEO DI EIA: LEGGERA CONTRAZIONE ECONOMICA E PIL PIATTO.
La EIA - United States Energy Information Administration - (letteralmente in italiano Amministrazione di Informazione Energetica degli Stati Uniti) è l'agenzia statistica e analitica del Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti d'America. L'EIA raccoglie, analizza e diffonde informazioni sull'energia indipendenti e imparziali per promuovere la formulazione di politiche razionali, mercati efficienti e la comprensione pubblica dell'energia e della sua interazione con l'economia e l'ambiente. La EIA è la fonte principale di informazione sull'energia degli Stati Uniti e, per legge, i suoi dati, analisi e previsioni sono indipendenti dall'approvazione di qualsiasi altro funzionario o impiegato del Governo degli Stati Uniti.
Oggi ha diffuso lo STEO (Short-Term Energy Outlook) di dicembre. Tutto il mondo è rimasto col naso all'insù finchè non ne ha letto ogni parola.
Ma veniamo prima ai dati nudi e crudi.
Le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 0,72 milioni di barili nella settimana terminata il 23 dicembre 2022 (v. grafico 1).
Al contrario, le utility statunitensi, nella medesima settimana, hanno estratto 213 miliardi di piedi cubi (bcf) di gas dagli stoccaggi, superando le aspettative del mercato che prevedevano un calo di 201 bcf. Si è trattato della maggiore riduzione delle scorte dalla fine di gennaio (v. grafico 2).
Parimenti, nella medesima settimana, le scorte di benzina statunitensi sono diminuite di 3,105 milioni di barili dopo un aumento di 4,51 milioni nel periodo precedente, sorprendendo gli analisti che si aspettavano un aumento di 0,52 milioni. Si è trattato del maggior calo delle scorte dalla settimana del 30 novembre (v. grafico 3).
Già ad intuito, dunque, è lecito attendersi una ulteriore riduzione delle quotazioni del WTI, da noi in verità già annunciata il 26/10 quando avvisavamo che la rottura del triangolo ABC avrebbe probabilmente proiettato in basso le quotazione di una misura pari all'altezza dello stesso calcolabile in un -20%. E' andata proprio così: 69$ al barile (v. chart 4).
Adesso i ribassisti guarderanno al supporto di 76 rotto il quale si tornerà verosimilmente a testare quota 69 ed oltre.
I rialzisti potranno comprare sulla forza se il prezzo dovesse spingersi oltre gli 83$ con i target indicati sul grafico (v. chart 5).
E adesso diamo una lettura alle previsioni dell'EIA. Le scorte globali di petrolio diminuiranno di 0,2 milioni di barili al giorno (b/d) nella prima metà del 2023 (1H23) prima di aumentare di quasi 0,7 milioni di b/d nel secondo semestre 2H23. Questa previsione lascia le scorte più alte alla fine del 2023 rispetto a quanto previsto nello STEO di novembre, il che si traduce nella previsione di un prezzo del Brent in media di 92 dollari al barile (b) nel 2023, 3 dollari al barile in meno rispetto alle nostre previsioni del mese scorso.
L'utilizzo delle raffinerie statunitensi rimane vicino alla media quinquennale fino al 2023. Si prevede che la combinazione di una leggera contrazione dell'economia statunitense e la massimizzazione della produzione di distillati da parte delle raffinerie ridurrà i prezzi dei distillati nel primo semestre del 2023; e che i margini di raffinazione del gasolio statunitense diminuiranno di circa 19% nel 2023 rispetto al 2022. Tuttavia, il divieto dell'UE sulle importazioni via mare di prodotti petroliferi dalla Russia crea incertezza sull'offerta e sui prezzi dei mercati dei distillati all'inizio del 2023.
L'EIA prevede altresì che i prezzi del gas naturale aumenteranno rispetto ai livelli di novembre, a causa della maggiore domanda invernale e dell'aumento delle esportazioni di GNL. La sua previsione per il prezzo spot Henry Hub è di oltre 6 dollari per milione di unità termiche britanniche (MMBtu) nel primo trimestre del 2023, rispetto alla media mensile di novembre di circa 5,50 dollari/MMBtu. Prevede inoltre che i prezzi del gas naturale inizieranno a diminuire dopo gennaio, quando i livelli di stoccaggio degli Stati Uniti si avvicineranno alla media quinquennale precedente, soprattutto a causa dell'aumento della produzione di gas naturale negli Stati Uniti. Tuttavia, la possibilità di volatilità dei prezzi rimane elevata.
Sebbene si continui a prevedere che la produzione di gas naturale nel Bacino Permiano sarà limitata all'inizio del 2023 dalla mancanza di capacità dei gasdotti per portare sul mercato la produzione di gas naturale associata, c'è speranza che questi vincoli saranno risolti prima di quanto ipotizzato in precedenza. Questo cambiamento contribuisce anche ad aumentare leggermente la produzione di greggio nel 2023 rispetto alle precedenti previsioni.
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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