LE RICHIESTE DI SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE USA CRESCONO MA NON SPAVENTANO.
Il numero di americani che hanno presentato nuove richieste di sussidi di disoccupazione è sceso di 4.000 unità a 222.000 nella settimana conclusasi il 12 novembre, al di sotto dunque delle aspettative di 225.000, indicando un mercato del lavoro in continua tensione e aggiungendo un margine di manovra alla Federal Reserve per inasprire le politiche, nonostante l'impennata di licenziamenti da parte delle grandi aziende tecnologiche (v. chart 1).
Trattasi in ogni caso di un numero sostanzialmente in linea con quello che si è visto negli ultimi venticinque anni (v. chart 2), malgrado tutto.
La prognosi esprimibile per i prossimi mesi propende per un numero vicino alle 270.000 unità e dunque solo in minima parte in salita. Nel corso del 2023 le richieste iniziali di disoccupazione dovrebbero ritornare intorno alle 220.000 unità (v. chart 3).
In realtà, nella settimana conclusasi il 5 novembre, il numero di americani che hanno presentato richieste di sussidi di disoccupazione (continua) è salito per il quinto mese consecutivo a 1,507 milioni, superando di poco le previsioni del mercato di 1,5 milioni. Si è trattato del valore più elevato di sussidi di disoccupazione continuati registrato da marzo, prolungando il distacco tra i livelli misti di sussidi di disoccupazione iniziali e le persone in cerca di lavoro a lungo termine. Il risultato segnala che i disoccupati americani sono senza lavoro per periodi più lunghi, in linea con il rallentamento dell'economia provocato dall'aggressivo aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (v. chart 4).
Tuttavia, anche in questo caso, le richieste continue di disoccupazione dovrebbero attestarsi ridursi a 1.450.000 unità entro la fine di questo trimestre per contrarsi ulteriormente intorno alle 1.250.000 unità nel 2023 (v. chart 5).
L’aumento dei tassi di interesse aveva la nobile finalità di aiutare le famiglie contenendo l'aumento smodato dei prezzi al consumo che erodeva il loro tenore di vita. Ma ben presto si è compreso che una famiglia, per acquistare la tipica casa americana, dovrebbe attualmente disporre di un reddito annuale di 110 mila dollari per ottenere un mutuo che mediamente si attesta in questo momento a 2.682 dollari al mese. Insomma, la rata è cresciuta in un anno del 45%, mentre le retribuzioni medie solo del +5% in dodici mesi. Questa manovra di politica economica sta costando cara, molto cara.
Intanto lo S&P500 è alle prese con la media a 200 giorni di cui sta saggiando in questi giorni la consistenza. Il prezzo è anche pericolosamente vicino al lato superiore del canale ribassista di medio periodo che ci accompagna ormai da gennaio 2022. Insomma, sono momenti di confronto importanti: 4030, 4188 e 4220 sono i livelli da monitorare e da tradare al rialzo.
Se invece le quotazioni tornassero sotto i 3920, poco male; avremmo anche qui l'opportunità di portare a casa qualcosa: 3850, 3800 con massima estensione a 3705, tetto del Supertrend lento (v. chart 6).
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
Il presente articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e didattico. Le indicazioni e le analisi di finanza, macroeconomia, politica economica e di qualsiasi altra natura, presenti su questo spazio, benché frutto di analisi scrupolose, possono essere errate e non rappresentano in alcun modo un invito all’investimento.
I lettori non dovrebbero considerare nessuna opinione o previsione qui espressa come un consiglio a comprare o vendere un particolare asset o a seguire una particolare strategia. In ogni caso il presente articolo non è uno spazio dedicato alla consulenza economico-finanziaria in quanto non vengono fornite delle raccomandazioni personalizzate e dunque non costituisce né vuole costituire sollecitazione, offerta, consiglio, consulenza o raccomandazione all'investimento. In quanto tale non vuole incentivare in nessun modo alcun tipo di operatività su assets finanziari. Tutte le dichiarazioni, previsioni ed opinioni potrebbero essere soggette a cambiamenti. Le performance passate non sono mai indicative dei risultati futuri.
Si ricorda che ogni raccomandazione non è personalizzata (e quindi non si tratta di consulenza) quando viene diffusa al pubblico e viene espressa in modo generico, come in questo caso. In ogni caso il trading di valori finanziari è altamente rischioso e pertanto ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico del lettore.