LA PRODUZIONE INDUSTRIALE SPAGNOLA NON ENTUSIASMA MENTRE L'IBEX PROMETTE ALTRE DELUSIONI.
La produzione industriale in Spagna è aumentata a ottobre del 2,5% su base annua, dopo una crescita del 3,6% nel mese precedente e leggermente al di sotto delle stime del mercato che prevedevano un progresso del 2,8% (v. chart 1).
Si tratta della crescita più debole dell'attività industriale da aprile, in quanto la produzione è rallentata in modo significativo per i beni di consumo (1,2% contro il 2,7% di settembre) e l'energia (3,6% contro 8,5%), mentre è diminuita per i beni intermedi (-2,9% contro -3,5%). D'altro canto, la produzione ha continuato a crescere solidamente per i beni strumentali (11% vs 12%). Su base mensile destagionalizzata, la produzione industriale è scesa dello 0,4%, dopo un calo dello 0,1% rivisto al ribasso nel mese precedente.
Secondo i modelli macro globali, la produzione industriale spagnola dovrebbe continuare a decrescere al 3,40% entro la fine di questo trimestre e attestarsi intorno allo 0,80% nel 2023 e all'1,80% nel 2024 (v. chart 2). Insomma in questo paese i venti di un rallentamento economico soffiano più forti che altrove.
A novembre anche l'inflazione dei prezzi al consumo si è contratta, al 6,8% su base annua, allontanandosi ulteriormente dal massimo di 38 anni raggiunto a luglio (10,8%) e rimanendo al di sotto delle aspettative del mercato (7,4%), secondo una stima preliminare. Il rallentamento del tasso d'inflazione è stato guidato dal calo del costo dei carburanti e dell'elettricità, nonché da un aumento più contenuto dei prezzi di abbigliamento e calzature. Nel frattempo, il tasso di inflazione di fondo, che esclude le voci volatili come gli alimenti non lavorati e l'energia, è salito al 6,3% a novembre dal 6,2% di ottobre. Su base mensile, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,1%, dopo l'aumento dello 0,3% del mese precedente (v. chart 3).
Secondo le nostre aspettative, il tasso di inflazione spagnolo dovrebbe attestarsi al 7,70% entro la fine di questo trimestre, al 3,50% nel 2023 e all'1% nel 2024 (v. chart 3 bis).
L'indice della borsa spagnola, partendo dal massimo del marzo 2015 (11874), ha disegnato massimi e minimi decrescenti e, a partire da febbraio 2020, ha ingabbiato il prezzo in un un triangolo rettangolo CDE (o anche CFG, comunque discendente) che conferma ancora un trend marcatamente ribassista (v. chart 4).
Al momento il prezzo è alle prese con le resistenze opposte sul settimanale dalle ma100 e 200 e da un livello di Fibo che passa per 8478. Difficile passare di qui anche perchè poco più sopra c'è il lato superiore del triangolo che ha intercettato tutti i tentativi di upgrade.
In ogni caso se il prezzo fosse in grado di forzare detta resistenza, si potrebbe guardare agli 8540, precedente massimo relativo, e poi forse agli 8600 (v. chart 5). Ma forse....
Se dovesse chiudere invece sotto gli 8243 è probabile che le quotazioni continuino a calare verso 8157 e poi 8000 circa. Non sarebbe male portarsi a casa qualche centinaio di punti...
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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