PRODUZIONE GERMANIA: DATI IN MIGLIORAMENTO. TENDONO A NORMALIZZARSI TEMPI E COSTI DI SPEDIZIONE DELLE MERCI.
La produzione industriale in Germania è cresciuta a novembre dello 0,2% su base mensile, invertendo momentaneamente il calo dello 0,4% di ottobre e superando le previsioni di mercato di una crescita dello 0,1% (v. chart 1).
La produzione è aumentata per i beni intermedi (1,2%) e strumentali (0,7%) ma è diminuita per i beni di consumo (-1,5%). Nel frattempo, la produzione di energia è aumentata del 3% mentre quella delle costruzioni è diminuita del 2,2%. Inoltre, la produzione nei rami industriali ad alta intensità energetica è aumentata dello 0,2%. Rispetto a novembre 2021, la produzione industriale è diminuita dello 0,4%. Insomma, si rafforzano le speranze che la recessione prevista da molti possa essere solo superficiale.
Un responsabile della rete energetica Bundesnetzagentur ha pubblicamente dichiarato di poter escludere il rischio di razionamento del gas durante il prossimo inverno poichè gli impianti di stoccaggio sono ancora pieni per oltre il 90% in ragione della mite stagione invernale.
Nell'ultimo mese la produzione delle industrie energivore, come quelle chimiche, è aumentata dello 0,2% ma è diminuita del 12,9% rispetto a un anno prima. Questi settori rappresentano oltre il 20% del valore aggiunto lordo dell’economia tedesca e più del 75% dell’intera domanda industriale di energia della Germania. Insomma, la strada verso il riequilibrio totale è ancora lunga.
Allo stesso tempo, i rallentamenti nella catena di approvvigionamento globale che hanno danneggiato (anche) l’industria tedesca continuano a mostrare segni di normalizzazione, con i costi di trasporto in forte calo e i tempi di consegna in rapida diminuzione. Siamo certi che, nel giro di uno/due semestri, spedire per mare le merci sarà più conveniente di tre anni fa.
La produzione industriale M/M in Germania dovrebbe risalire e attestarsi intorno allo 0,70% entro la fine di questo trimestre. Ma nel lungo termine (2024) dovrebbe rimanere più o meno simile. Insomma la Germania non è più, al momento, la locomotiva d'Europa (v. chart 2).
Il 1° dicembre 2022, commentando altri dati tedeschi, a proposito del Dax scrivevamo: “Il prezzo è adesso alle prese con la resistenza opposta dalla ma20 mensile e dalla ma100 settimanale (v. chart 8).
Una forzature delle suddette resistenze da parte dei longhisti più determinati spingerebbe il prezzo probabilmente a 14700 (eguagliando l'ultimo massimo relativo del scorso giugno). Il successivo target sarebbe 14840. Non si può negare tuttavia che l'indice ha corso tanto. Butterei un occhio all'eventuale perdita del supporto posto a 14140”.
In effetti il 15/12 il prezzo rompe detto supporto ma resta aggrappato alla ma50 daily recuperando, ad oggi, oltre 6 punti percentuali; adesso sembra pronto a raggiungere quei target che avevamo indicato più di un mese fa (v. chart 3).
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
Il presente articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e didattico. Le indicazioni e le analisi di finanza, macroeconomia, politica economica e di qualsiasi altra natura, presenti su questo spazio, benché frutto di analisi scrupolose, possono essere errate e non rappresentano in alcun modo un invito all’investimento.
I lettori non dovrebbero considerare nessuna opinione o previsione qui espressa come un consiglio a comprare o vendere un particolare asset o a seguire una particolare strategia. In ogni caso il presente articolo non è uno spazio dedicato alla consulenza economico-finanziaria in quanto non vengono fornite delle raccomandazioni personalizzate e dunque non costituisce né vuole costituire sollecitazione, offerta, consiglio, consulenza o raccomandazione all'investimento. In quanto tale non vuole incentivare in nessun modo alcun tipo di operatività su assets finanziari. Tutte le dichiarazioni, previsioni ed opinioni potrebbero essere soggette a cambiamenti. Le performance passate non sono mai indicative dei risultati futuri.
Si ricorda che ogni raccomandazione non è personalizzata (e quindi non si tratta di consulenza) quando viene diffusa al pubblico e viene espressa in modo generico, come in questo caso. In ogni caso il trading di valori finanziari è altamente rischioso e pertanto ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico del lettore.