Il prezzo dell'oro e argento salgono alle stelle

Oro e Argento volano al rialzo superando entrambi le aree chiave di resistenza: $1.700 per il Gold e $20.80 per il Silver. Molti fondi di investimento hanno chiuso le posizioni corte su entrambi i metalli spingendo la domanda di beni rifugio anche a seguito di deflussi dai mercati delle Cripto che registrano performance fortemente negative. Le voci che stanno imperversando nei mercati delle criptovalute riferiscono ad un possibile interruzione dei prelievi e questo ha apparentemente spaventato tutti i mercati delle criptovalute e ha contribuito a rafforzare l'oro e l'argento. L'oro è salito doltre il 2% e anche l'argento a ruota lo ha seguito con rialzi addirittura superiori in termini percentuali.

oggi inoltre ci avviciniamo alle elezioni di mid term in America. Le elezioni di medio termine negli Stati Uniti di martedì saranno al centro dell'attenzione del mercato questa settimana. I sondaggisti prevedono infatti che i Democratici perderanno la Camera e potrebbero perdere anche il Senato. Secondo un rapporto del World Gold Council che utilizza dati risalenti al 1970, i prezzi dell'oro sono aumentati del 62% delle volte nei sei mesi successivi alle elezioni americane di medio termine, con un rendimento medio del 2%.

I traders e gli investitori sono sempre più preoccupati per l'aumento dei casi di Covid in Cina, la seconda economia più grande del mondo. I dati riportano che il numero di nuovi casi è salito oltre 7.500 lunedì, il più alto da maggio.

In settimana ci saranno anche i dati macro economici relativi all’inflazione negli Usa e se dovessero essere disattesi potrebbero esserci ulteriori movimenti sul mercato dei metalli preziosi con particolare riferimento alla prossima riunione della Federal Reserve di dicembre. A tal proposito secondo le ultime rilevazioni, un numero sempre maggiore di investitori ritiene che il ciclo di forti rialzi dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Americana stia volgendo al termine. Oltre la metà degli investitori ritiene che nella prossima riunione la Fed alzerà il tasso di riferimento di “soli” 50 Bps.