LA PBOC ALLENTA I CORDONI DELLA BORSA. L'AZIONARIO CONFERMA LA RIPARTENZA.
La People's Bank of China ha comunicato in data odierna che la massa monetaria M2 a novembre è aumentata del 12,4% rispetto a un anno prima, raggiungendo i 264,7 trilioni di CNY e superando la crescita dell'11,8% registrata a ottobre e le previsioni dei mercati dell'11,7%. Evidentemente poterono più le preoccupazioni per una possibile recessione piuttosto che quelle per l'inflazione (v. grafico 1).
Secondo le aspettative degli analisti, la massa monetaria M2 in Cina dovrebbe continuare a salire per raggiungere i 265.000 miliardi di CNY alla fine di questo trimestre, i 283000,00 miliardi di CNY nel 2023 e i 290250,00 miliardi di CNY nel 2024 (v. grafico 2).
Ma questo mese sono cresciuti anche i prestiti cinesi in yuan dell'11,0% rispetto all'anno precedente, sebbene in leggero calo rispetto all'11,1% del mese precedente e sostanzialmente in linea con le aspettative del mercato dell'11,1% (v. grafico 3).
Secondo i modelli previsionali globali, la crescita dei prestiti dovrebbe attestarsi all'11,0% entro la fine di questo trimestre, intorno al 10,80% nel 2023 e all'11% nel 2024 (v. grafico 4).
Sempre a novembre banche cinesi hanno erogato 1,21 trilioni di CNY in nuovi prestiti in yuan in seguito agli ultimi sforzi di Pechino per stimolare la crescita della seconda economia mondiale. Tuttavia, il valore è risultato inferiore alle aspettative del mercato di 1.35 trilioni di CNY ed è stato inferiore ai 1.27 trilioni di CNY emessi nello stesso mese dell'anno precedente. I prestiti alle famiglie, compresi i mutui, sono saliti a 262,7 miliardi di CNY, contro una contrazione di 18 miliardi di CNY in ottobre, mentre i prestiti alle imprese sono saliti a 883,7 miliardi di CNY da 462,2 miliardi di CNY. All'inizio di questo mese, la Banca Popolare Cinese ha tagliato il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche di 25 punti base, la seconda mossa di questo tipo quest'anno, per liberare più fondi per i prestiti. Allo stesso tempo, le autorità cinesi hanno annunciato modifiche radicali al severo regime anti-COVID e una serie di misure per alleviare la crisi di finanziamento degli sviluppatori immobiliari (v. grafico 5).
Secondo i modelli macro, il bilancio delle banche in Cina dovrebbe raggiungere i 1300 miliardi di CNY alla fine di questo trimestre, i 3000 miliardi di CNY nel 2023 e ai 3800 miliardi di CNY nel 2024 (v. grafico 6).
Con riferimento all'indice azionario Hang Seng, il 30/11 scrivevamo: “Sul tf weekly è identificabile una interessante finestra compresa tra i 18440 e i 20910... Primi target intermedi potrebbero essere 18785, 19510 e 20325”.
Evidente ci sembrava peraltro la partenza di un nuovo ciclo.
Il grafico che alleghiamo mostra che la previsione è stata ben calibrata. Per ora abbiamo agguantato i 19930 con teorici 1490 punti di gain.
Dirimente per il futuro dell'indice sarà il superamento della ma50 settimanale e con essa la trend line bianca che unisci i massimi dal febbraio 2021 (v. chart 7).
Dopo un mese e mezzo di rialzi l'indice ha certamente bisogno di recuperare un po' di energie. Tanto più che è giunto a contatto con la ma200 su tf daily. Solo sulla forza. In rottura della neo resistenza a 19930 si potrà guardare ai 20325. Al contrario la rottura della tl bianca segnerà un ritorno a 18440 e probabilmente a 17700 (v. chart 8).
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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