Opec – quali scenari sui prezzi?
Il taglio OPEC+ entrerà in vigore da novembre e potrebbe portare a un calo di 1,2 milioni di bpd delle forniture fisiche. Allo stesso tempo, dovrebbero interrompersi le vendite di petrolio dalla riserva strategica (SPR) statunitense, che rimuoverà dal mercato circa 0,8 milioni di bpd. E a dicembre entrerà in vigore l'embargo Ue dalla Russia, che rischia di perdere almeno altri 0,5 milioni di barili al giorno.
Ora gli Stati Uniti si trovano di fronte alla necessità di adottare alcune misure per proteggere il cittadino da carenze e prezzi elevati.
La prima opzione è estendere le vendite dall'SPR. Ma questa pratica minaccia di esaurire eccessivamente le riserve, che in futuro dovranno ancora essere reintegrate in qualche modo. Secondo: imporre restrizioni alle esportazioni, che da marzo hanno raggiunto livelli record. Tuttavia, questo potrebbe incontrare disapprovazione nei paesi dell'UE, che sono già molto difficili da rinunciare agli idrocarburi russi.
Un'altra opzione è fare concessioni all'Iran e forzare un accordo nucleare, che aprirebbe la strada al mercato per 1 milione di barili al giorno di petrolio iraniano. E dopo il completo disprezzo degli interessi statunitensi da parte dei paesi OPEC, un simile passo sembra del tutto appropriato, ma la situazione politica nella regione è molto più complicata e tali concessioni sono difficilmente possibili ora. Tuttavia, questa opzione non dovrebbe essere scontata.
La soluzione più sostenibile al problema sarebbe quella di stimolare la produzione interna, ma questo non è un processo rapido e richiede una seria revisione della politica di transizione energetica Usa. Per un presidente democratico, anche questa è una mossa molto difficile e impopolare. Nelle prossime settimane potremmo assistere ad alcune azioni da parte degli Stati Uniti volte a bilanciare il mercato.
Per quanto riguarda i prezzi del petrolio, la mancanza di strumenti convincenti per allentare le pressioni un mercato a corto di offerta, potrebbe indicare una fase di consolidamento e quindi di trading range anche se le banche di investimento stanno già alzando le loro previsioni sui prezzi fino alla fine del 2023.