L'OPEC abbassa le previsioni della domanda
L'OPEC ha pubblicato il suo ultimo rapporto mensile di mercato, in cui ha rivisto le previsioni di crescita della domanda sia per il 2022 che per il 2023 al ribasso di 100 Mbbl/g. Ciò significa che il gruppo ora prevede che la domanda per il 2023 sarà inferiore di 200 Mbbl/giorno rispetto alla previsione precedente. L'OPEC prevede che la domanda per il proprio greggio sarà di 29,3 milioni di barili/giorno nel 2023, rispetto alla produzione di ottobre di 29,49 milioni di barili/giorno. Dati i consistenti tagli all'offerta da novembre fino alla fine del prossimo anno, l'offerta dell'OPEC sarà ancora inferiore alla domanda di petrolio dell'OPEC nel 2023. Il rapporto mensile di mercato dell'AIE sarà pubblicato più tardi oggi.
L'ultimo rapporto sulla produttività della perforazione dell'EIA mostra che il numero di pozzi perforati ma non completati (DUC) è aumentato di otto in ottobre, che è il primo aumento mensile da giugno 2020. Bisogna infatti sottolineare che l’industria statunitense post Covid ha fatto molto affidamento sui DUC per aiutare guidare una ripresa della produzione.
Secondo un’indagine del Wall Street Journal (WSJ) l'Arabia Saudita e altri produttori OPEC + stanno discutendo un aumento della produzione di petrolio per aiutare a superare le divergenze con l'amministrazione presidenziale degli Stati Uniti, oltre a mantenere una fornitura sufficiente di petrolio sullo sfondo di nuovi tentativi di trattenere le forniture russe a causa del conflitto ucraino.
Intanto il petrolio si è ripreso dai minimi registrati nella seduta di lunedì: Il rally al rialzo è stato causato dalle dichiarazioni delle autorità saudite. L'Arabia Saudita non sta discutendo con altri produttori di petrolio un aumento della produzione di 500mila barili al giorno (b/d), anzi, non esclude una sua riduzione in futuro per bilanciare domanda e offerta, secondo quanto affermato dalla Stampa che ha riportato le parole del ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman.