GERMANIA: LA RECESSIONE E' FORSE RINVIATA.
L'indicatore Ifo Business Climate per la Germania è aumentato a gennaio di 1,6 punti rispetto al mese precedente, raggiungendo il valore di 90,2, il quarto mese consecutivo di aumento e il livello più alto dal giugno dello scorso anno. L'economia più grande d'Europa ha iniziato l'anno con un cauto ottimismo, grazie al contenimento dell'inflazione, all'allentamento delle tensioni sulle catene di approvvigionamento e al miglioramento delle prospettive generali (v. chart 1).
A livello settoriale, il sentiment è migliorato tra i produttori (-0,7 vs -5,7), i fornitori di servizi (0,2 vs -1,2), i commercianti (-15,4 vs -20,0) e i costruttori (-21,6 vs -21,9).
Secondo i modelli macro globali, la fiducia delle imprese in Germania dovrebbe calare leggermente attestandosi a 87,00 punti alla fine di questo trimestre ma probabilmente si eviterà una recessione (v. chart 2).
L'indicatore Ifo delle condizioni correnti è sceso a gennaio di 0,3 punti rispetto al mese precedente, attestandosi a 94,1 e mancando le aspettative del mercato che si aspettavano un valore pari a 95,0 (v. chart 3).
Secondo le aspettative degli analisti, le condizioni attuali dell'Ifo dovrebbero attestarsi a 91,00 punti alla fine di questo trimestre e peggiorare ulteriormente nel corso dell'anno (v. chart 4).
L'indicatore Ifo Expectations per la Germania è aumentato di 3,2 punti rispetto al mese precedente, raggiungendo 86,4 punti a gennaio 2023, il quarto mese consecutivo di aumento e il livello più alto dal maggio dello scorso anno. La lettura è risultata anche superiore al consenso di mercato di 85,0 (v. chart 5).
Il Dax mostra di assecondare il miglioramento relativo delle condizioni macro e riesce ad inanellare una crescita di oltre il 28% dai minimi dello scorso autunno, di cui solo 10% nelle ultime tre settimane (v. chart 6).
Adesso il prezzo cincischia intorno alla resistenza pluriannuale di 15134 dopo aver vinto l'opposizione manifestata dalla ma100 sul settimanale che aveva respinto i longhisti da febbraio 2022.
In verità avevamo già avvisato i nostri lettori che stavano affiorando delle divergenze ribassiste sul daily. Solo se si dovesse scendere sotto i 14840 c'è il rischio di innescare una correzione con primi target a 14750-14600.
Solo in perdita del supporto offerto dalla ma50 (area 14400) la situazione si farebbe difficile. Altrimenti da 15134 si raggiungeranno, nei modi e nei tempi consoni, i 15500 (v. chart 7).
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
Il presente articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e didattico. Le indicazioni e le analisi di finanza, macroeconomia, politica economica e di qualsiasi altra natura, presenti su questo spazio, benché frutto di analisi scrupolose, possono essere errate e non rappresentano in alcun modo un invito all’investimento.
I lettori non dovrebbero considerare nessuna opinione o previsione qui espressa come un consiglio a comprare o vendere un particolare asset o a seguire una particolare strategia. In ogni caso il presente articolo non è uno spazio dedicato alla consulenza economico-finanziaria in quanto non vengono fornite delle raccomandazioni personalizzate e dunque non costituisce né vuole costituire sollecitazione, offerta, consiglio, consulenza o raccomandazione all'investimento. In quanto tale non vuole incentivare in nessun modo alcun tipo di operatività su assets finanziari. Tutte le dichiarazioni, previsioni ed opinioni potrebbero essere soggette a cambiamenti. Le performance passate non sono mai indicative dei risultati futuri.
Si ricorda che ogni raccomandazione non è personalizzata (e quindi non si tratta di consulenza) quando viene diffusa al pubblico e viene espressa in modo generico, come in questo caso. In ogni caso il trading di valori finanziari è altamente rischioso e pertanto ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico del lettore.