La dichiarazione di fallimento di FXT rivela che la Cina era il più grande cliente dopo i paradisi fiscali
La dichiarazione di fallimento da parte dell'ormai collassato exchange di criptovalute FTX, ha rivelato la distribuzione globale dei clienti della piattaforma al culmine delle sue operazioni.
Secondo i documenti le Isole Cayman rappresentano la quota più alta di clienti con il 22%, seguite dalle Isole Vergini con l'11%.
È interessante notare che nonostante la messa al bando delle transazioni crittografiche, la Cina continentale rappresentava la terza quota maggiore dei clienti di FTX con l'8%, lo stesso valore della Gran Bretagna. Altre importanti volumi di clienti FTX includono Singapore al 6% e gli Stati Uniti al 2%.
Nel complesso la dichiarazione di fallimento hanno indicato che l'exchange aveva clienti in almeno 27 paesi in tutto il mondo.
La Cina rappresenta l’8% dei clienti nonostante il divieto
Nel recente passato le autorità cinesi hanno aumentato la repressione del settore delle criptovalute. Tuttavia i residenti stanno escogitando mezzi come l'utilizzo di reti private virtuali (VPN), per fare trading sulle borse estere.
Il divieto è stato accelerato nel 2021, con il governo che ha dichiarato che il mining e il trading di criptovalute minacciano la stabilità finanziaria. Di conseguenza il divieto ha influito sul prezzo di Bitcoin (BTC), con i minatori che sono migrati verso giurisdizioni più amichevoli come gli Stati Uniti.
Tuttavia l'adozione di criptovalute nel paese rimane alta, classificandosi a metà settembre al decimo posto a livello globale. In particolare gli analisti sostengono che lo status crittografico della Cina può essere direttamente legato all'inefficacia del divieto di risorse digitali o al lassismo delle autorità nel far rispettare le leggi.
Inoltre il governo cinese continua a detenere il potere di influenzare il settore delle criptovalute, in base al valore degli asset digitali sequestrati in suo possesso. Secondo alcuni studi, la Cina è diventata inconsapevolmente una "balena" crittografica dopo aver confiscato molti Bitcoin ed Ethereum.
Allo stato attuale i clienti cinesi di FTX sperano di essere risarciti dopo il crollo della piattaforma. La dichiarazione di fallimento di FTX è arrivata dopo che l’exchange ha dichiarato insolvenza a seguito di una crisi di liquidità con l'ex CEO Bankman-Fried, accusato di appropriazione indebita dei fondi dei clienti.
In questa linea Bankman-Fried, insieme ad altre entità coinvolte nella promozione dell’exchange, è stata citata in giudizio in un'azione collettiva da 11 miliardi di dollari.