FIDUCIA DEL MICHIGAN: SI CONTRAE E LANCIA LO S&P500.
Oggi l'Università del Michigan ha pubblicato il consueto report sulla fiducia dei consumatori.
L’indice omonimo – arricchito dai suoi sottoindici: aspettative di inflazione per i prossimi cinque anni; aspettative dei consumatori e condizioni attuali del Michigan - è il più antico tra quelli prodotti negli Stati Uniti d’America. La prima formulazione risale al 1946. L’indice attenziona e pesa l’andamento della fiducia dei consumatori sulla situazione economica e finanziaria, e sulle prospettive, proprie e del paese. E’ un dato importante per gli operatori perché la fiducia incide sui consumi che contano per il 70% del prodotto interno lordo. Fiducia in crescita significa maggiori consumi, e quindi una probabile crescita alla produzione; fiducia in calo, l'esatto contrario. In altre parole: se i customers pensano che le cose andranno bene, probabilmente essi sono disposti a spendere. Vengono intervistate circa 500 persone ogni mese il cui 60% viene rinnovato ad ogni nuova indagine. Le domande riguardano la situazione economica e finanziaria dell’intervistato, i suoi piani di spesa, le prospettive dell’economia del paese, la possibile direzione dei tassi di interesse e dell’inflazione e il mercato del lavoro. Le prospettive di una economia in crescita premiano, di solito, i mercati azionari. Infatti maggiori consumi implicano più profitti per le imprese. E la crescita dei profitti attrae investitori e può determinare un rialzo dei corsi azionari. Se la fiducia dei consumatori è alta, il dollaro può crescere.
Nel mese di ottobre le aspettative di inflazione dei consumatori statunitensi per i prossimi cinque anni sono rimaste invariate al 2,9% (v. grafico 1).
Secondo le aspettative degli analisti, però, il dato dovrebbe attestarsi al 2,80% entro la fine di questo trimestre in linea con quanto previsto nell'ultima release (v. grafico 2).
Le aspettative dei consumatori del Michigan invece si contraggono a 56,20 punti dai 58 punti di settembre (v. grafico 3).
Secondo i modelli macro globali, le aspettative dei consumatori dovrebbero espandersi fino a 59,90 punti entro la fine di questo trimestre (v. grafico 4).
Il sottoindice delle condizioni attuali del Michigan è stato rivisto al rialzo a 65,6 da un preliminare di 65,3 e rispetto al 59,7 di settembre (v. grafico 5).
Le prospettive per la fine di questo trimestre dovrebbero ridimensionarsi a 58,90 punti (v. grafico 6).
E ora veniamo al dato principale della giornata: il sentimento dei consumatori dell'Università del Michigan. Esso è stato rivisto al rialzo a 59,9 da un preliminare di 59,8. Il tasso d'inflazione mediano previsto per l'anno successivo è salito al 5,0%, con aumenti registrati per età, reddito e istruzione. Insomma, l'incertezza sulle aspettative di inflazione rimane elevata, indicando molta instabilità nei prossimi mesi (v. grafico 7).
Secondo i modelli macro globali la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti dovrebbe flettere entro la fine di questo trimestre per attestarsi a 50,00 punti. Nel lungo termine, il Michigan Consumer Sentiment degli Stati Uniti dovrebbe risalire intorno ai 60 punti nel 2023 e ai 55 punti nel 2024 (v. grafico 8).
In estrema sintesi, la proiezione dei dati sulla fiducia lascia intravedere un fine d'anno caratterizzato da una elevata volatilità. Il sentiment dei consumatori potrebbe vacillare sotto i colpi di un ulteriore rialzo dei tassi che renderebbe più costosi i sistemi di finanziamento al consumo e i mutui per l'acquisto di auto e immobili. Se così dovesse essere, un'ipotesi recessiva attenuerebbe immediatamente la furia di Powell. Non c'è pertanto da stupirsi che i mercati continuino a festeggiare.
Consapevoli di questo probabile andamento, nella nostra ultima view sullo S&P500 aventi finalità didattiche, avevamo già tracciato due aree target scandendo i tempi per l'entrata e per l'uscita (v. chart 9).
La prima prevedeva ingresso long in chiusura di candela al di sopra dei 3805, condizione che si è verificata il 24 ottobre, e chiusura dell'operazione in area 3900-3920 coincidente con il tetto del Supertrend lento e zona di passaggio della ma100 daily e ma20 weekly. Al momento in cui scriviamo siamo già grosso modo in zona cesarini.
Alla luce del veloce degrado della ma50 rimoduliamo i tempi del secondo eventuale intervento. L'esperienza long continuerà solo in caso di permanenza della candela daily sopra la resistenza dei 3920. In tal caso si potrebbe puntare, con opportuna prudenza e ottimismo, anche a 4020-4030 di indice. Il Macd darebbe il via a questo ulteriore upgrade se cominciasse a fluttuare sopra la linea dello zero (v. chart 10).
In ogni caso ricordiamo che il prezzo resta ancora sottoposto alla ma200. Fino a lì si tratterà solo di un esercizio per giovani rialzisti.
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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