Ethereum crolla del 20%, la fusione si trasforma in un evento di vendita
La scorsa settimana abbiamo assistito ad uno degli eventi più attesi nel settore delle criptovalute: il passaggio di Ethereum ad un algoritmo di consenso basato su Proof of Stake. Nonostante il cambiamento fondamentale nelle sue dinamiche di emissione, la criptovaluta è scesa di oltre il 20% da quando la fusione ha avuto luogo. Si è finora assistito ad un tipo di evento chiamato “sell the news” (vendi le notizie).
Ethereum ha abbandonato l'algoritmo di consenso Proof of Work per Proof of Stake il 15 settembre 2022: questo è stato senza dubbio l'evento più importante del settore quest'anno. Al momento della fusione, ETH veniva scambiato a circa $1.600 e nelle ore successive è addirittura salito a circa $1.650. Tuttavia è stato allora che i ribassisti hanno preso il pieno controllo del mercato e hanno portato i prezzi al minimo degli ultimi due mesi (al di sotto di $1.300). Al momento in cui scriviamo ETH è scambiato a circa $1.335.
Ciò ha spinto molti a credere che l'evento si sia trasformato in ciò che viene normalmente descritto come "compra le voci, vendi le notizie". In altre parole gli investitori hanno acquistato ETH quando la data della fusione è stata annunciata all'inizio di quest'anno e lo hanno venduto quando si è verificato l'evento vero e proprio. Vale anche la pena notare che la situazione macroeconomica rimane difficile e il mercato è in attesa dell'ultima decisione della Fed sui tassi di interesse.
Indipendentemente dal comportamento del prezzo a breve termine, l'ETH sta vedendo seri vantaggi legati al mercato dopo la fusione. I dati mostrano che la fornitura di nuovi ETH sul mercato è diminuita di oltre il 90% rispetto a quanto era durante l'era PoW. L'emissione di ETH è drasticamente diminuita, qualcosa che, in teoria, dovrebbe avere un impatto positivo sui prezzi considerando che la domanda di criptovaluta tenderà ad essere stabile o ad aumentare in futuro.