LE ESPORTAZIONI CINESI SI CONTRAGGONO VERSO UE E USA, CRESCONO VERSO RUSSIA.
In questo mese di novembre le esportazioni dalla Cina sono crollate dell'8,7% su base annua, raggiungendo 296,1 miliardi di dollari, superando il consenso del mercato che prevedeva un calo del 3,5% e facendo seguito al calo dello 0,3% del mese precedente (v. chart 1).
Si è trattato del secondo mese consecutivo di calo delle spedizioni e della flessione più marcata da febbraio 2020. Ciò è avvenuto a causa dell'indebolimento della domanda globale dovuto all'inflazione elevata e all'aggressiva stretta monetaria da parte delle principali economie, e delle continue interruzioni della produzione. Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono crollate del 25,43%, è il quarto mese consecutivo di contrazione, mentre le spedizioni verso l'UE sono scese del 10,62%, dopo il calo del 9% di ottobre. Nel frattempo, le esportazioni verso la Russia sono cresciute del 17,9% rispetto all'anno precedente, in rallentamento rispetto al 34,6% di ottobre, a causa della guerra in corso tra Russia e Ucraina, dei rischi di recessione globale e delle severe restrizioni COVID in alcune città cinesi. Le esportazioni sono aumentate anche verso i Paesi ASEAN (5,2%) e l'Australia (7,2%). Sono invece diminuite le esportazioni verso il Giappone (-5,6%) e la Corea del Sud (-11,9%).
Non ci stupiremmo se il dato commentato dovesse avvantaggiarsi di un rimbalzo nei prossimi mesi (v. chart 2).
Nel nostro report del 30 novembre relativo ai dato macro cinesi, con riferimento all'indice azionario Hang Seng, scrivevamo: “Sul tf weekly è identificabile una interessante finestra compresa tra i 18440 e i 20910 (passaggio della ma50, oggi 20325, ndr). Primi target intermedi potrebbero essere 18785, 19510 e 20325. In effetti questa settimana l'indice sembra, e sottolineo sembra, intenzionato a forzare la suddetta resistenza, coincidente con la ma 20 settimanale e il tetto del Supertrend lento. Peraltro parrebbe essere terminato un ciclo e uno nuovo potrebbe affacciarsi all'orizzonte con possibili nuove energie. Mentre scriviamo siamo già in gain ma a 18785 saremmo in guadagno di teorici 345 punti (ricordiamo che qui non si trada ma si fa didattica). Nel caso valuteremo il prosieguo dell'operazione”. (v. chart 5).
Oggi possiamo confermare che saggio fu l'ingresso a mercato a 18440 che ci ha portato ad agguantare prima il target di 18785 e poi 19510 dal quale l'indice si è poi ritratto (v. chart 3); come è normale pure che sia essendo arrivato a contatto con la ma200 sul time frame giornaliero (v. chart 4).
Un ribasso sarà fisiologico fino a 17700. Oltre, il sentiment sull'Hang Seng potrebbe cambiare. Per ora ci godiamo un profit complessivo teorico di 1070 punti in sette giorni di calendario. Chi ci segue, infatti, sa che ci occupiamo solo di didattica.
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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