EIA, l'economia di guerra favorisce gli americani (aggiornato al 5/10/2022).
Secondo le comunicazioni fornite oggi dall'Energy Information Administration (EIA), nella settimana terminata il 30 settembre le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite di 1,356 milioni di barili rispetto alle attese del mercato che stimava invece un aumento di 2,052 milioni di barili (chart 1).
E le previsioni degli analisti restano orientate al bello (v. chart 2).
Inoltre, le scorte di benzina sono diminuite di 4,728 milioni di barili, molto più delle previsioni di un calo di 1,334 milioni (v. chart 3),
mentre le scorte di distillati, che comprendono gasolio e olio da riscaldamento, sono diminuite di 3,443 milioni di barili, superando il consenso di un calo di 1,367 milioni (v. chart 4).
Chi segue questa rubrica sa che avevamo pronosticato questo andamento sin dal 7 settembre. E' nei fatti che la produzione statunitense stia facendo fronte allo stop di forniture russe liberandosi dei milioni di barili invenduti nelle ultime settimane.
Una economia di guerra contempla anche queste dinamiche.
Il Wti sembra al momento aver interrotto le spinte nella direzione di una contrazione del prezzo poiché sono subentrate nuove evidenze che abbisognano di tempo per essere elaborate dal mercato:
- la recente decisione dell'OPEC di ridurre la produzione di greggio di 0,1 milioni di b/g in ottobre e l'eventualità di ulteriori tagli alla produzione in futuro;
- la minaccia di un aumento del conflitto libico a seguito dello scoppio di violenti scontri a Tripoli;
- l'incertezza sulla potenziale scadenza dell'attuale rilascio coordinato di petrolio dalle riserve strategiche a novembre;
- il rischio di uragani che potrebbero causare potenziali interruzioni della produzione e limitare il traffico di esportazione lungo la costa del Golfo degli Stati Uniti.
A noi, singolarmente considerati, non sembrano fattori di rilevante gravità tali da influenzare stabilmente le dinamiche future di prezzo.
Il Bloomberg Commodity Spot Index, che utilizziamo come proxy, continua inesorabilmente a contrarsi; il valore sta puntando adesso al supporto offerto dalla ma100 in area 515 (v. chart 5).
Inoltre l'EIA prezzava ancora oggi una riduzione del prezzo medio sia del Wti che del Brent per il 2023, come pure una leggera espansione della produzione OPEC e non OPEC (v. chart 6).
Da un punto di vista della price action, e dunque grafico, scrivevamo nelle ultime due settimane che il prezzo avrebbe trovato un buon sostegno in area 76$, e così è stato. Abbiamo contemporaneamente aggiunto: “Il tf mensile mostra quattro candele rosse che potrebbero segnalare anche l'esaurimento temporaneo del trend ribassista”. Ed effettivamente le cose sembrano andare in questa direzione (v. chart 7).
Il tf settimanale mostra come la candela stia tentando di forzare il lato superiore del canale discendente in essere da giugno. Area 90$ dovrebbe essere alla portata. Dopo di che si guarderà ai 93$ e all'incrocio con la ma50 (v. chart 8).
All the best
dott. Massimo Moschella
Professional Trader & Teacher at Cpe Trader
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