L’arsenale del DayTrader – Intro al Volume Profile
Intro
Il Volume Profile è uno degli strumenti più gettonati dai trader professionisti per l’identificazione del bias giornaliero e di quei livelli di prezzo che abbiano buone probabilità di attrarre l’interesse dei diversi partecipanti del mercato.
Al termine della lettura di questo articolo sarai dotato di una knowledge-base introduttiva per iniziare ad effettuare l’analisi dei volumi sui mercati finanziari.
Cos’è il Volume Profile?
Il Volume Profile (VP) è un indicatore tecnico che consente di visualizzare la distribuzione del volume scambiato nel corso di un determinato periodo di tempo sull’asse verticale del prezzo, al contrario del metodo classico di visibilità del volume su scala temporale.
La rappresentazione che ne consegue è simile a quella che si ottiene utilizzando il Market Profile (MP), simile ad una curva di Gauss. Pertanto è possibile ricavare un’area di valore (Value Area) corrispondente al 70% dello scambio di volume; un punto di controllo (POC) ed è possibile trarre delle considerazioni tecniche relative a quali partecipanti del mercato sono in controllo, sulla base della forma della distribuzione del volume.
La differenza principale tra MP e VP sta nel fatto che mentre il Market Profile è una diversa modalità di rappresentazione del prezzo in relazione al tempo rispetto al grafico a candele, il Volume Profile è un supplemento al grafico a candele. Il metodo di visualizzazione del prezzo non cambia; può essere applicato a timeframe diversi da 30 minuti ed i livelli derivati sono frutto dello studio del volume; non della distribuzione del prezzo nel corso del tempo, al contrario di quanto avviene con il Market profile, dove un cosiddetto TPO (Time-Price-Opportunity) traccia una stringa di lettere che segna massimo e minimo nel corso di una sessione da 30 minuti.
Elementi in comune con il Market profile
Per familiarizzare con l’analisi volumetrica di base è necessario scomporre e definire gli elementi in comune tra Market Profile e Volume Profile, cominciando da VAH, vPOC e VAL.
VAH
Limite superiore della Value Area.
vPOC
Punto di controllo. Prezzo in cui è stato scambiato il maggior quantitativo di volume durante il periodo analizzato.
VAL
Limite inferiore della Value Area.
Ulteriori elementi di base
Oltre agli elementi ricavabili in maniera meccanica (Value Area e POC), il Volume Profile consente anche un’analisi di tipo semi-discrezionale relativa alla distribuzione del volume in sé. Questo tipo di studio porta alla definizione dei seguenti elementi del VP:
High Volume Node (HVN)
Punto di prezzo che presenta un volume più alto della media. Spesso si trova a circa metà del range di un’area ad alto volume (HVA). Il comportamento del prezzo attorno a questo livello è simile a quello che si può notare analizzando un vPOC. Infatti un vPOC è al contempo un HVN, ma non necessariamente un HVN è anche un vPOC. In linea di massima si può leggere come un prezzo visto come equo nell’arco di tempo analizzato e quindi accettato dal mercato.
Low Volume Node (LVN)
Punto di prezzo che presenta un volume più basso della media. Spesso si trova alle estremità di un’area ad alto volume. Negli stadi iniziali della formazione di un range la liquidità tende ad aggregarsi in prossimità di questi livelli, poiché percepiti come premium o, al contrario, discount, rispetto al prezzo “accettato” dai partecipanti del mercato.
High Volume Area (HVA)
Area di prezzo ad alto volume. Indica una zona in cui il prezzo è stato “accettato”, creando una range di equilibrio in cui gli scambi eseguiti dai trader aggressivi trovano liquidità, la quale tende ad aggregarsi alle estremità del range.
Finché la liquidità persiste, il prezzo rimane bilanciato, trattenuto nella HVA.
Low Volume Area (LVA)
Area di prezzo a basso volume. Indica convinzione direzionale ed un mercato sbilanciato, in controllo dei trader aggressivi in condizioni di scarsa liquidità.
Il mercato tende ad avere memoria a lungo termine per le LVA e le inefficienze in esse contenute. Pertanto il prezzo tende di frequente a rivisitare queste aree di prezzo, trasformandole progressivamente in aree ad alto volume (HVA).
Vediamo ora in breve le modalità di visualizzazione più comuni del VP.
Session profile
Si tratta del metodo più classico di visualizzazione del Volume Profile. Nel momento in cui si porta questo indicatore su grafico, viene automaticamente determinato un profilo volumetrico per ogni sessione di trading -di default impostato sull’intera giornata di trading- incluso l’overnight.
Nell’esempio riportato sull’ES è possibile vedere come il prezzo, ogni volta che consolida in un’area di prezzo ad alto volume, sia attratto dal vPOC della sessione di trading precedente e risponda alle estremità della Value Area della sessione precedente e di quella corrente, con l’avvicinarsi del termine della sessione.
Dovrebbe essere di interesse del lettore notare come il 23/06 la sessione di trading bilanciata dipinga una distribuzione normale a “D” abbastanza pulita, ma con un bias bullish. Il prezzo risulta molto responsivo sia verso VAL che VAH del giorno precedente, finendo per consolidare sotto quest’ultimo livello e spostando quindi la distribuzione del volume sotto una resistenza la cui liquidità è stata testata diverse volte, diminuendone la magnitudine.
Il 24/06 il prezzo trova liquidità appena sopra il vPOC del giorno precedente, spingendo la PA sopra la VAH, senza trovare liquidità residua. A questo punto il prezzo entra in una fase di trend sbilanciata, in cui è necessario relativamente poco volume per spingere il prezzo verso l’alto. Questo fino a quando non viene trovata nuova liquidità di vendita, inserendo il prezzo in una nuova fase di accettazione e consolidazione ad alto volume.
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Composite profile
Questa modalità di visualizzazione consente di creare uno o più macro-profili unendo multiple sessioni di trading.
Sebbene sia possibile derivare valori quali Value Area (VA) e POC, questa rappresentazione risulta più utile per distinguere le aree ad alta distribuzione di volume (HVN), rispetto a quelle con una bassa distribuzione di volume (LVN) su un ampio orizzonte temporale.
Il profilo composito riportato nell’esempio soprastante copre 12 giorni di PA, durante i quali è possibile identificare l’impronta volumetrica lasciata dal prezzo ed interpretare cosa sia successo.
I range di consolidamento tendono a formare ampie aree ad alto volume ai cui estremi si aggrega la liquidità passiva. Ciò crea un ambiente di “mean reversion” attorno a ciò che il mercato percepisce come “fair value” fino a quando la liquidità da uno dei due lati non cede, portando la PA a caccia di nuova liquidità.
Particolarmente interessante è la distribuzione al top del trend ed il conseguente cambio di tendenza, da rialzista a ribassista.
In riferimento all’area di prezzo attorno a 3825, si può notare come la PA abbia la tendenza a ripercorrere in modo rapido le aree a basso volume ed a consolidare nuovamente nelle aree che un tempo indicavano degli HVN meno sviluppati rispetto al vPOC.
Durante il 24/06 infatti la PA fuoriesce dall’evidente area di consolidamento attorno al vPOC, creando una piccola flag, prima di procedere nuovamente con un nuovo impulso in un’area priva di liquidità.
Il 29/06 -nel pieno del trend reversal- il prezzo raggiunge nuovamente il livello sopracitato, spendendo più tempo attorno all’HVN di quell’area di prezzo.
TLDR
- L’analisi dei volumi tramite il VP è utile per determinare bias e livelli di interesse più oggettivi rispetto alla classica TA discrezionale, basata esclusivamente sullo storico del prezzo.
- Il VP ha elementi in comune con l’auction market theory (AMT) ed il Market Profile:
- vPOC;
- VA;
- Profile shapes.
- Le anomalie del VP sono le seguenti e danno modo di identificare l’attività a mercato nel passato ed indirettamente la presenza o meno di liquidità:
- HVN;
- LVN;
- HVA;
- LVA.
- I VP a sessione si leggono in modo pressoché equivalente a come si farebbe con il Market Profile.
- I profili compositi servono per identificare le anomalie e di conseguenza i livelli di prezzo a lungo termine rilevanti nel presente.
Conclusione
I prossimi capitoli della serie copriranno i punti fondamentali dell’Auction Market Theory (AMT), le diverse forme di distribuzione del volume e del prezzo ed i settaggi su VolSys per il Volume Profile.
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