ANCORA POWELL E IL DOLLARO VOLA
Il Market mover per la giornata di ieri, è stata la riconferma di Powell alla guida della FED con Brainard come vicepresidente.
Le aspettative dunque per una politica monetaria meno accomodante, in scia con l’ultima riunione FED, tesa a proseguire con il piano di tapering, e ad accelerare su un possibile rialzo tassi, hanno dato ulteriore spinta rialzista al dollaro americano.
A beneficiarne ovviamente, anche i rendimenti obbligazionari, che vedono inesorabile un drenaggio di liquidità, è il mancato sostegno ai prezzi, fornito dalla FED, non può che portare a prezzi più bassi e rendimenti migliori, che si assestano al momento sopra il+1.6%.
A farne le spese è stato il gold, con perdite oltre il 2%, sia per la rinnovata forza di dollari, che per i migliori rendimenti obbligazionari, che offrono miglior rifugio agli investitori dalla tempesta inflazionistica.
Non si sono fatti attendere i movimenti anche sul valutario, che hanno offerto spunti interessanti a tutti gli operatori.
L’euro, che già stava vivendo un momento di estrema debolezza, ha trovato nella riconferma di Powell un ulteriore motivo di discesa, data la differente scelta di politica monetaria della BCE e il propagarsi dei nuovi casi da Covid, con i relativi Lockdown.
I traders retail non si sono fatti pregare e mantengono saldi le loro posizioni contratian long, che al momento sono l’82% delle posizioni totali.
Anche per il dollaro americano, la forte spinta rialzista ha invitato i retail a vendere ancora la forza, portando di fatto all’81% di retail in posizione short, incrementando quel 78% visto ieri mattino.
Stabili le posizioni sulla sterlina, con i retail al 51% short, in equilibrio, non lontani dal 56% visto ieri.
Torna la debolezza sullo yen giapponese, che perde punti percentuali contro tutte le altre majors, offrendo ai retail occasione per ricomprare, la valuta nipponica riportandosi cosi ad un 65% long, rispetto al più equilibrato 57% di ieri.
Interessante ancora la debolezza delle oceaniche, che vede ingressi di retail long, sia su dollaro australiano con un 64% di retail long, che sul dollaro neozelandese, dove oggi troviamo il 47% dei retail long, rispetto al posizionamento corto di ieri che arrivava al 71%.
Andremo ad analizzare insieme ,nella diretta delle 8.45, il posizionamento dei retail su tutti gli strumenti per scoprire quali i nuovi sentiment che si stanno sviluppando.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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