IL TURNO DELLA BANK OF ENGLAND
Giornata ricca di avvenimenti quella di ieri, ma con pochi veri movimenti sul mercato fx , visto che le aspettative per la FED si sono concretizzate in un nulla di fatto sul piano della price action.
Powell ha dunque dato il via al tapering già da questo Novembre, con un taglio da 10 mld +5 mld di ABS mese, confermati anche per Dicembre, dichiarando che la Fed si aspetta un’inflazione più bassa di qualche punto percentuale già nel prossimo 2022, e che l’obbiettivo della piena occupazione è ancora lontano, pertanto la ripresa economica, ha bisogno di essere ancora sostenuta e aiutata.
Da ottimo equilibrista Powell, ha saputo far digerire ai mercati l’idea del tapering, drenando liquidità ma mantenendo di fatto i mercati sostenuti, con il comparto equity, che segna nuovi record storici.
Il dollaro americano che vede cosi allontanarsi ancora un possibile rialzo tassi, perde qualche punto percentuale, dando spazio a valute come il dollaro canadese e il dollaro neozelandese, supportate da politiche economiche più aggressive, con QE terminato per il Canada e un tasso di interesse al +0.50% per nuova zelanda.
Oggi è il turno di Baily, con le aspettative di un rialzo tassi mirato al contenimento di un’inflazione ben oltre il targhet del 2%, che però non garantisce una presa di forza da parte della sterlina, che molti operatori temono essere strozzata da una politica monetaria troppo aggressiva che potrebbe limitare la ripresa economica del paese.
Alla luce di quanto sopra descritto, i retail si ritrovano oggi , cosi posizionati sui vari panieri valutari:
Ancora long al 61% sul paniere Euro, aumentando di un 1% l’esposizione vista ieri mattina.
Riducono il sentiment short sul dollaro americano che passa al 58% , riispetto al 60% di ieri ,grazie a qualche presa di beneficio e alla riduzione dei lotti short, che passano dai 33100 dieiri a 29600 di questa mattina.
Equilibrio sulla sterlina, che vede i retail 50% long/short, in posizione di attesa per la BOE, e le dichiarazioni di oggi.
Stabili le posizioni long yen, che oramai sembrano cristallizzate da tempo sulle percentuali oltre l’80%, senza avere grossi scossoni.
Retano short al 53% i retail sul dollaro australiano, in linea con il 52% di ieri mattina, lasciando anche qui un no sentiment, che pochi spunti ci può fornire.
Incrementano nuovamente le posizioni short sul dollaro neozelandese, che dopo la ripartenza a rialzo vista nella serata di ieri, ha dato nuovo spunto ai retail per incrementare il loro mean reverting, portandosi all’83% short rispetto al 74% di ieri mattina.
Non ci resta che attendere le parole di Baily e scoprire le intenzioni della BOE.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
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