Petrolio ancora in contrazione, dopo il crollo di venerdì, con gli operatori che stanno valutando se un'aggressiva stretta della politica monetaria statunitense porterà a una recessione che, di conseguenza, ostacolerebbe i consumi. La produzione giornaliera di petrolio in Libia è rimbalzata a circa 800.000 barili al giorno, con interruzioni dell'approvvigionamento nella produzione inferiori a quanto si aspettasse il mercato. Nonostante il recente calo, il benchmark statunitense rimane fissato per un aumento record del nono trimestre, contribuendo all'inflazione dilagante per cui, ad una riduzione della quotazione dell'oro nero, potrebbe corrispondere una prospettica minore pressione inflazionistica. Domenica, il segretario al Tesoro Janet Yellen ha avvertito che è probabile che i prezzi alti rimarranno fino al 2022 mentre la crescita rallenterà a seguito dei veloci rialzi dei tassi e della maggiore difficoltà nel rifinanziamento e stipula di nuovi finanziamenti.